di Giuseppe Sammarro*
Caro Direttore pochi giorni fa nell’articolo da lei gentilmente pubblicato ho commentato la vergogna che ha investito il nostro Paese con la deturpazione davanti alla sede del CONI a Roma, dopo appena un giorno, il murales che raffigura l’italianissima e medaglia d’oro Paola Egonu.
Il mondo politico, in quando espressione della nostra democrazia, ha reagito con una unanime condanna contro l’atto vandalico e razzista. Tutto bene mi verrebbe da dire, la nostra Democrazia ha gli anticorpi e, i principi di un Paese maturo, aperto e inclusivo. Ha ben guardare però qualche dubbio mi viene, l’esempio lo dà, ancora una volta, la politica che a caldo ha espresso la incondizionata condanna, infatti subito dopo si è aperta la canea, da parte della maggioranza di Governo, ad eccezione di Forza Italia, sulla necessità di intervenire sull’attuale legge che disciplina l’acquisizione della cittadinanza. Da inizio di questa legislatura a traino Meloni -Salvini o viceversa, a secondo delle convenienze, in Parlamento giacciono più o meno una ventina di proposte di legge sul tema della cittadinanza. Il partito del presidente del consiglio ne ha presentato una che prevede una consistente stretta sui, a loro modo di vedere, dei matrimoni fraudolenti quelli al solo scopo di acquisire la cittadinanza Italiana. Chi non ricorda il calvario inflitto da questa destra e i suoi accoliti a Mimmo Lucano a questo proposito. Come dire il lupo perde il pelo e non il vizio. Le opzioni di queste proposte rappresentano la torre di Babele per la grande maggioranza dell’opinione pubblica e ne impedisce un dibattito serio e costruttivo per l’interesse generale e coesistenza civile. Si spazia dallo Ius Soli allo Ius Scholae, dallo Ius Culturae allo Ius Soli temperato. Così mentre nel mondo sono in atto sconvolgimenti epocali tra guerre, crisi economiche e catastrofi climatiche che costringono milioni di persone alla fame e alle epidemie. Ecco che in un Paese come il nostro, vecchio e rinchiuso su se stesso, sempre più isolato dalla cabina di regia Europea, vero centro decisionale, dove ormai tutto si decide, rimane ancora incerto un nostro rappresentante alla governance comunitaria. Mentre tutto questo accade il presidente del consiglio denuncia complotti contro il governo e vede già i cosacchi bivaccare a piazza San Pietro. Si afferma, da parte della maggioranza di governo che siamo il primo paese nella concessione di cittadinanza in Europa (Salvini). In Europa nessun paese applica lo Ius Soli ( Luca Toccanini segretario del movimento giovanile di FDI). Falso, sono otto i paesi che applicano lo Ius Soli temperato, con sfumature diverse, Germania, Francia, Portogallo, Spagna, Belgio, Grecia, Irlanda, e Olanda. Nella Germania Paese più popoloso d’Europa un bambino acquisisce la cittadinanza dalla nascita se uno dei genitori vive da cinque anni e con permesso di soggiorno permanente senza che il bambino rinunci a quella dei genitori (doppia cittadinanza) Francia, Lussemburgo i Paesi Bassi e Spagna viene invece applicato il doppio Ius Soli, significa che un bambino nato sul territorio di uno di questi Stati acquisisce la cittadinanza del paese in cui è nato, se uno dei genitori è nato in uno di questi Stati, indipendentemente della nazionalità di provenienza. Sono alcuni esempi sommariamente elencati, di come l’Europa marcia sulla strada del multinazionalismo e multiculturalismo, facendo dell’inclusione la via maestra per una società prospera che si arricchisce culturalmente e socialmente nella sua diversità.
* Cittadino ed ex rappresentante sindacale della Cgil