Ciao a tutti voi, si è ormai conclusa un'altra settimana e con piacere vi scrivo, come ogni domenica. Il Vangelo di oggi ci provoca e ci interroga in prima persona, vi lascio un pensiero, spero vi faccia piacere leggerlo:
I farisei e gli scribi mormoravano dicendo:
«Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?»
Lc 15,1-32
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Ci hai rivolto questa domanda e le nostre mormorazioni si sono spente in un silenzio beffardo che stava a significare: noi, metterci a cercare una pecora che si è persa? Che s’arrangi! Si è incamminata per un sentiero sbagliato perché testarda e capricciosa, e ora dovremmo faticare per trovarla? La colpa è sua e vada pure alla malora: ce ne rimangono novantanove da accudire e da sfruttare. Tu invece parli di un pastore che si mette alla ricerca di quell’unica vagabonda, che dopo tanti disagi la trova e non la prende a legnate, ma se la carica in spalla e la riporta tutto contento all’ovile! E per giunta organizza una festa con gli amici per celebrare il suo ritorno quasi quella sciagurata fosse più importante delle altre! No, proprio non ci siamo: sei fuori da ogni logica… Buona domenica del Signore!