di Francesco Caputo
L’immagine del Santo patrono tornerà, presto, al suo posto, e il buon San Francesco di Paola continuerà, come sempre, a vegliare e proteggere questa Città.
Non voglio entrare in merito alla vicenda, che forse poteva essere gestita in modo diverso, vista la grande sensibilità e devozione popolare, verso il santo paolano, da parte della popolazione dell’Area Urbana di Corigliano, ma quello che oggi mi chiedo è, cosa rappresenta davvero per noi la devozione verso San Francesco di Paola? Il problema è, davvero, l’assenza, momentanea, del poster con l’immagine del Santo? San Francesco di Paola, che ha percorso le nostre strade, ci dia la “nausea” per come è ridotto il nostro territorio, per l’incuranza dell’amministrazione e di noi cittadini. Francesco di Paola, icona della carità, ci faccia provare il “rimorso” del cuore quando trattiamo male i nostri operai. San Francesco, amico degli ammalati e dei sofferenti, ci costringa con i suoi occhi feriti a guardare i nostri ammalati e la “burocrazia” sulla “salute” della gente. Francesco, che annuncia la pace, porti ancora “guerra” alla nostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del nostro complice silenzio, soprattutto in questo tempo così grave di conflitti e pandemia. Buon cammino Corigliano Rossano, buon cammino Area Urbana di Corigliano Calabro, sulla nostra vecchia terra che muore, nasca la speranza.