di Salvatore Martino
Corigliano Rossano 19/08/2020 - Un discorso davvero di alto profilo quello pronunciato ieri da Mario Draghi, ex Presidente della BCE, al Meeting di Cl a Rimini. Le sue parole hanno riacceso in maniera forte il dibattito sulle scelte che il Governo dovrà fare nei prossimi mesi. Scelte che dovranno consentire al Paese di uscire dalla grave crisi in cui versa, a causa della pandemia.
Egli ha affermato con estrema chiarezza che, da qui in poi, non sarà più possibile sbagliare, perché in gioco, non c’è semplicemente il rilancio dell’economia ma, il futuro stesso della Nazione. La strada che l’ex presidente della BCE ha indicato riguarda principalmente il mondo giovanile, le politiche giovanili, e la scuola.
Una società che crede nel proprio futuro non può non preoccuparsi dei giovani. Essi, infatti, dovranno essere inseriti al più presto, a pieno titolo, nel mondo del lavoro, perché costituiscono la risorsa di cui il Paese ha più urgente bisogno. Per tale motivo, la strada praticata finora, quella dei bonus e degli incentivi, dovrà essere abbandonata e sostituita con politiche più efficaci e innovative, che mirino a progetti seri e coraggiosi, che mettano al centro i giovani. Il mondo giovanile ha bisogno di essere riconsiderato e reintegrato nei circuiti più importanti e vitali del Paese, altrimenti l’Italia correrà il rischio di uscire completamente distrutta da questa crisi.
 
 
Infine, c’è da aggiungere che per poter fare tutte queste cose, il Paese ha bisogno di una classe politica che sia all’altezza della situazione, che sappia responsabilmente mettersi a servizio della comunità, e rinunciare a interessi elettoralistici e di bottega. Ciò che preoccupa, invece, è che, finora, essa ha mostrato interesse e preoccupazione solo per il piccolo cabotaggio quotidiano e non per le scelte responsabili. Vedremo nei prossimi mesi!

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