di Salvatore Martino

È davvero indecoroso e deludente lo spettacolo che ci stanno offrendo, in questi giorni, alcuni gruppi politici: con regolare frequenza e, evidentemente, per nulla turbati dalle decine di migliaia di morti e dal fermo forzato del Paese, continuano, ognuno per proprio conto, a lavorare esclusivamente per gli interessi della propria bottega.

Anziché pensare, insieme agli altri, a come porre fine ai sacrifici e alle sofferenze che la comunità sta affrontando, continuano a litigare su tutto, usando toni che non portano nulla di buono. C’è chi, addirittura, fregandosene di tutto, pensa, irresponsabilmente, a nuovi scenari, a nuovi governi, e a posti di comando, non considerando il fatto che, alla fine di questa quarantena, ci sarà un’ondata spaventosa di problemi a cui l’intera classe politica in solido, e non solo il governo, dovrà rispondere. Ma, a quanto pare, questi continuano fare altro: litigare, minacciare, organizzare trappole, e quant’altro possa servire ad impinguare i loro interessi e ad accrescere i consensi.  È davvero il caso di domandarsi a che razza appartengano, perché nei loro atteggiamenti e nella insulsaggine dei loro discorsi, purtroppo, non c’è nulla di umano. Credo sia il caso che nessuno se ne dimentichi. Non è più possibile continuare ad assistere, quotidianamente, a questa giostra di irresponsabilità. Il Paese non ha più la forza di tollerare tutto questo. I poveri e i senza lavoro, ancor di più immiseriti nel loro isolamento, bussano con maggiore insistenza alla porta, e ad essi, questa volta, questi signori distratti, non riusciranno, come invece hanno fatto in passato, a rabbonirli solo con le parole.

Crediti