di Salvatore Martino
La festa dell’Epifania, che nella raffigurazione tradizionale viene associata al ricordo dell’adorazione dei Magi e al grande gesto di umiltà che essi realizzarono in maniera eclatante prostrandosi davanti al neonato Bambinello,
ci da modo di riflettere sul valore e sul significato del potere. Un potere non fine a sé stesso ma che, davanti al mistero di Dio e dell’umanità, diventa capace di fermarsi e di interrogarsi sul significato profondo degli eventi. Una concezione, per la verità, assolutamente sconosciuta agli uomini di oggi che, invece di riflettere con equilibrio e buon senso, preferiscono agire velocemente con prepotenza e prevaricazione. I recenti avvenimenti ci narrano di un uomo pericolosamente seduto sul crinale del potere e da lì, dando prova di grave irresponsabilità, con smania e presunzione, si dice determinato a decidere del destino del mondo. È evidente che non può essere lasciato solo!