di Francesco Caputo
Nella 25a Domenica del Tempo Ordinario don Gino Esposito, dopo nove anni di ministero nella Parrocchia di Maria SS. Immacolata a Corigliano, ha salutato la Comunità in vista dell’Immissio Canonica, prevista per il prossimo 7 ottobre presso la Parrocchia Cattedrale di San Michele Arcangelo a Cariati.
Dopo i Riti d’introduzione il prof. Nicola De Rosis, moderatore del Consiglio pastorale parrocchiale, a nome dell’intera Comunità, ha ringraziato don Gino per il cammino fatto insieme in questi anni. Memoria di bene ma anche di fatica e dolore, ripercorrendo le doti spirituali e umane del parroco uscente , sottolineando soprattutto l’intuizione della “parrocchia itinerante” come chiede Papa Francesco, di uscire dai confini “fatti di mattone” per andare fino alle “periferie”. Il vangelo della Domenica, la Parabola di Lazzaro e del ricco epulone, don Gino, nell’omelia, ha sottolineato l’importanza di questa pagina per il ministero della Chiesa, in un’ epoca di disumanizzazione, dove lo sguardo di Gesù si pone sempre sulle povertà del mondo e non chiudersi di fronte le necessità dei fratelli. Visibilmente commosso, ha ricordato, la bellezza del cammino fatto insieme in questi 9 anni. Delle tante belle iniziative, collaborate, con i diversi Gruppi di partecipazione, delle cose “fatte”, soprattutto, per l’edificazione del Regno di Dio. Ha concluso con un “-Vi Voglio bene-, continuerò a pregare e a benedirvi ogni sera, così come ho sempre fatto, fin da quando sono stato nominato parroco dell’Immacolata”. Altro momento carico d’emozioni, un video proiettato dal Gruppo giovani, Gruppo fortemente voluto fin dal suo insediamento nella Comunità, è seguito il momento della consegna del dono, fatto dalla Comunità, e dei pensieri dei giovani di Azione Cattolica. Prima della Benedizione, don Gino, ha ricordato l’insediamento del nuovo parroco, don Alfredo Pisani, previsto per il prossimo 2 ottobre ed ha raccomandato, alla Comunità, di voler bene al suo successore, continuando il servizio nella Chiesa con impegno e amore. “Vi voglio bene”, anche noi, don Gino, ti abbiamo voluto e ti vogliamo bene, abbiamo cercato di essere Chiesa viva unita che cammina sulle strade del mondo. Vogliamo bene alla Chiesa, al Papa, ai vescovi, al nostro vescovo Giuseppe, al nostro nuovo parroco don Alfredo, ai nostri sacerdoti, ai religiosi, alle suore, vogliamo bene ai nostri seminaristi, ma soprattutto impareremo a volerci bene tra di noi. Spesso, nelle nostre comunità, si nascondono gelosie, inimicizie, manie di protagonismo, ma alla fine solo la bellezza dei rapporti vince, solo il bene salva, solo l’Amore resta…Volemose bene!