di Francesco Caputo
Sanità in Calabria allo stremo, un debito di oltre 111 milioni di euro. Lo scambio di accuse tra governo nazionale e governo regionale, scaricarsi accuse e responsabilità di questo fallimento quando le vere “vittime”, di questa situazione, sono i calabresi.
Il decreto Calabria, serve a poco o a niente, se non vengono sviluppate una serie di iniziative a favore della situazione sanitaria. La Calabria ha il diritto di essere trattata meglio, certo l’amministrazione regionale attuale è colpevole dell’evolversi della situazione, ma a “Roma” devono rispettarci! Il decreto Calabria non affronta l’emergenza sanitaria che i calabresi sono costretti a subire, dovendo pagare per curarsi o emigrare per curarsi. Ogni giorno il personale medico e paramedico deve sopperire alle mancanza di personale, di apparecchiature funzionanti, è diventato impossibile, nella nostra terra, garantire il diritto alla salute. Ministro Grillo, sarà un giorno bellissimo per la sanità quando i calabresi potranno curarsi in strutture decenti, seguiti con apparecchiature funzionanti e tempi d’attesa brevi. Onorevole Sapia, lei così vicino ai problemi della sanità, chieda al governo interventi rapidi e precisi, non serve solo sbloccare le assunzioni, serve molto di più per la nostra terra. Presidente della Regione Calabria, prima di concludere il suo mandato cerchi di rispondere con azioni concrete all’emergenza sanitaria in Calabria. Al Sindaco Stasi chiedo un azione forte di protesta per la situazione dei nostri Ospedali Spoke di Corigliano Rossano e per la “favola” dell’ospedale unico della Sibaritide. In Calabria si muore anche per negligenza, per scarsi servizi e per la vergogna della Sanità! Vergogna Calabria!