Un caro amico ha fatto pervenire al nostro blog una poesia. La riportiamo perchè è davvero bella, ma soprattutto induce tutti noi a qualche umana riflessione.
Sono così educati i bambini che muoiono di fame:
non parlano con la bocca piena, non sprecano il pane,
non giocano con la mollica per farne palline,
non fanno mucchietti di cibo sul bordo del piatto,
non fanno capricci, non dicono: “Questo non mi piace!!”,
non arricciano il naso quando si porta in tavola qualcosa,
non pestano i piedi a terra per avere caramelle,
non danno ai cani il grasso del prosciutto,
non ci corrono tra le gambe, non si arrampicano dappertutto…
hanno il cuore così pesante, e il corpo così debole, che vivono in ginocchio…
per avere il loro pasto, aspettano buoni, buoni…
qualche volta piangono, quando l’attesa è troppo lunga…
No, no, state tranquilli, non grideranno, non ne hanno più la forza: solo i loro occhi possono parlare…
incroceranno le braccia sul ventre gonfio, si metteranno in posa per fare una bella foto…
moriranno piano piano, senza far rumore, senza disturbare…
Quei bimbi lì…sono così educati.
Si, sono così educati i bambini che muoiono di fame...
(Roberto Clandestino)