Di Simona Silipo
Una preghiera, un requiem, un mantra, un gioco di parole o tutte queste cose messe insieme? Intanto stiamo parlando di un cortometraggio ma anche di un esperimento audiovisivo, essendo questo il mio primo lavoro da regista e sceneggiatrice. "Impara l'arte e mettila da parte"- dicevano i saggi".  Impara l'arte e mettila in pratica dico io, a prescindere dal fatto che possa più o meno piacere. "aMen, un uomo e così sia", un titolo che lascia libero sfogo all'interpretazione personale, così come la storia che in 3 minuti abbondanti racconta, scandita dalle musiche di Jon Hassell e Louis Armstrong, di un amore che preserva ben poco spazio alle parole. Di fatti, di fatto, è un mtuo.  Sono le immagini a parlare dall'inizio alla fine.  Le musiche combinate insieme, la location, gli abiti di scena, tutto un contrasto. Forse perché l'amore è in contrasto oggigiorno con la sua essenza più profonda. Possibile?Possibile. Non vi è antefatto che possa far capire il perché di questo incontro /scontro di eventi, persone, situazioni. Cosa voluta, proprio perché ognuno possa dare un senso al nonsense, all'impalpabile che diventa tangibile attraverso immagini e suoni che la fanno da padrona nello scandire una storia verosimilmente plausibile ma non accettabile. "Non accettabile", già. Eppure all'ordine del giorno. Non volendo svelare troppo la trama, vi sono alcuni particolari e curiosità che ritengo vadano messi in luce. Al secondo 0.38 si sente in lieve sottofondo uno stralcio di "Atmosphere" dei Joy Division, gruppo  Dark Wave degli anni 80, un brano in cui Ian Curtis, il leader, canta di "badare al pericolo".  Tutto il corpo del corto è scandito da "Amsterdam Blue" di Jon Hassell, una colonna sonora "jazz-noir", presente nel celebre film di Wim Wenders ,"The Million Dollar Hotel". Mentre sul finale, le note della meravigliosa "What a Wonderful World" di Louis Armstrong, che farebbe presagire il lieto fine... o solo "la fine". Il corto è stato girato nel cosentino: la location è il sottopasso di Parco Robinson. "aMen, un uomo e così sia" vanta la collaborazione di Alessandro Munno, avvocato di Luzzi, ma anche perfetto protagonista maschile di questa strana storia d'amore che "cerca la follia e la trova nei (suoi) stessi occhi". Mauro Nigro, regista nonché musicista cosentino dalle origini coriglianesi di grande esperienza, alle riprese. S. M. , non vuole essere citato, al montaggio, è un'eccellenza coriglianese. La protagonista femminile sono io, "amen e così sia". E di fatto è così.  Trentacinquenne coriglianese, con un amore smodato per le arti visive, la musica, i viaggi... anche da "ferma" , perché con la fantasia si può andare lontano nonostante si viva in una realtà  dove purtroppo gli stimoli sono pochi e molto spesso bisogna crearseli, tutto per non accontentarsi di rimanere indietro, senza quella spinta propulsiva che ho avuto la fortuna di autocoltivare nonostante miriadi di difficoltà nella riuscita effettiva degli intenti. I miei studi in "Comunicazione Multimediale" di sicuro mi hanno aiutata e agevolata nell'essere già di mio "open mind" , tuttavia ritengo che sia la vita stessa la "scuola" più importante. Ebbene, ora non resta che guardare il corto di cui il link qui sotto. Sono bene accetti critiche costruttive, osservazioni e consigli della nonna.
"aMen, un uomo e così sia", un corto di Simona Silipo.
 
 

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