Foto presa dal sito www.coriglianocal.it
Titolo di oggi: L’antico roccione della fortezza
Per secoli, il "Roccione" fu un arido e ripido promontorio costellato di arbusti, tra la Torre dì Guardia della Cittadella ed il verdeggiante Cozzo di Cirria.
In alto, la sua vetta appianata per consentire la costruzione della strada che collegava la Porta principale della Cittadella dal 1270, anno della sua costruzione, così come asserito da L. Santoro ( di date anteriori non esiste alcun documento credibile). Con il cedimento di una parte delle antiche mura 1450, assunse un nuovo, crescente ruolo mercantile il Largo di Cirria (Piazza del Popolo) e, pertanto, su un tratto delle Mura, sorse la “Strada della Roccia" per collegare la Cittadella, con il Largo dì Cirria, la stradina di Cola-Croce (Via Garopoli) e la Porta del Soccorso (Portella ). La "strada della Roccia" fu rimodellata, con numerose colmature degli avvallamenti, per facilitare l'accesso agli operatori impegnati nella costruzione del Ponte Canale, dopo il 1482. Nel mese di aprile del 1495, sulla vetta del Roccione si accamparono, prima dell’assedio della Fortezza, le truppe francesi di re Carlo VIII, comandate dal maresciallo Roberto Strewart. Anni dopo, stessa circostanza con le truppe della Lega Antispagnola del generale Lautrec. A metà 500, sulla stessa sommità, fu costruita la piccola chiesa di S. Cristoforo, poi incorporata nella chiesa di S. Chiara, proprio quando si pensava di costruire anche un grande "monastero de le donne” i cui lavori iniziarono, poi, dopo il 1608, per volontà della Famiglia Abenante. Il monastero fu ultimato nel 1632, grazie al cospicuo intervento finanziario di Ottavio Cioffi, il roccione fu, in buona parte, sommerso dal grande edificio ed anche la Strada della Roccia cambiò nome per diventare la "Strada dei Fosso delle Monache" (Quando, attorno al 1622, ben 95 galee turche veleggiarono minacciose sullo Ionio, il Viceré di Napoli, don Antonio Manuelde Toledo fu informato dal Mastro di Campo della Fortezza, Carlo di Sangro, tramite il Governatore della Calabria Citra, Cenani, che sul Roccione non poteva essere costruita più alcuna fortificazione). Dopo il 1750, quasi all'innesto con la parte apicale del Fosso dei Mizzoteri (via XXIV Maggio), fu riempito di pietre e di terra il profondo fosso centrale per ampliare il raccordo stradale del Castelluzzo (via P. Umberto) di accesso al Castello, a discapito della vecchia arteria della Porta della Cittadella. A metà Ottocento, con la pedonalizzazione del Ponte Canale, la strada del Fosso delle Monache divenne la Strada di Ponte Canale per consentire un agevole collegamento della Cittadella col Largo dell’Acquanova.
GIUSEPPE FRANZE’