Fonte: Vocabolario storico etimologico coriglianese - Editore Castriota - pag. 33
abbabbaruneti (der. da babbeo da un lat. *ad babasonem), restare stupito, rimanere con la bocca aperta come un babbeo; in senso trasl. rimanere incantato; in senso estensivo sempliciotto, fessacchiotto; cfr. con babbasuni; voc. salentino bbabbare.
abbabberi (der. dal lat. volg. babbium, babulus, sciocco da cui l'it. babbeo, con la prep. lat. /ab/ che indica provenienza; cit. da Dorsa, La tradizione greco-latina, 55), v. intr., chi resta meravigliato per lo stupore o una sorpresa; stupirsi, meravigliarsi; in senso trasl. abbindolare, prendere in giro, raggirare con chiacchiere, confondere; abbabbeti, rimanere stordito, confuso, sbalordito, chi ha riflessi non pronti come se fosse intorpidito; voc. napol. Abbabbià; in dial. rossan. è abbabbari.
abbaccagghjeri (dal lat. ad-buccam, bocca, con il suff. derivativo fr. -ier, che è il lat. -arius), v. tr. e intr., reclamare, discutere in modo acceso, alzare la voce (durante un litigio); cu mmija unn'abbaccagghjeri 'i nenti nenti, non ti permettere di alzare la voce con me; penza ssuli ar'abbaccagghjeri, sta solo a lamentarsi; in dial. rossan. è abbaccagghjari.
abbacheri (dal lat. ad-vacare da vacuum per vacuus, "vuoto"; Dorsa, La tradizione greco-latina, 39; ma forse è dal gr. abakeo, "quieto", colui che se ne sta a riposo, che non lavora), v. intr., vacare, essere (vuoto) libero da impegni, essere senza lavoro; estensivamente oziare, stare in ozio; in senso trasl. vuotare la testa di cose importanti (di propri pensieri) per riempirla di stupidaggini o di qualcos'altro che il quale non vale la pena sprecando inutilmente il proprio tempo; (fig.) si dice a chi ha tempo da perdere, che non ha altro di meglio da fare; un ti ci abbacheri 'a chepa, non ti fare andare la testa (lascia stare, non ne vale la pena, non sprecare energia e pensieri); ti cci abbeca ra chepa, stai a preoccuparti inutilmente.