di Giulio Iudicissa
Ho vissuto in un tempo in cui si scrivevano ancora ad amici, parenti e conoscenti lettere di genere vario.
Era un rito ed era bello: la preparazione di busta e francobollo, il pensiero delle cose da dire, la cura nella grafia, la rilettura del testo, finalmente, la confezione e, poi, alla cassetta postale. Il tutto, a volte, avveniva in più giorni, con intervalli anche lunghi tra una fase e l'altra. Cominciava, ora, l'attesa della risposta, che, puntuale, giungeva. Ed il rito si rinnovava al contrario, con la famiglia religiosamente seduta attorno al tavolo grande...Risento una voce, le voci, i commenti.