di Giacinto De Pasquale
Corigliano è stata una città che in vari momenti della sua storia si è caratterizzata per aver dato i natali a delle personalità che in diversi campi si sono contraddistinti e hanno fatto parlare di se.
Secondo noi è necessario andare oltre i confini urbani, per la rilevanza di quanti hanno contribuito nel mondo dell’arte, della scienza, della cultura. I nomi di figli illustri della nostra Corigliano sono noti ai più, ma vi sono anche altri che sono famosi fuori dal nostro territorio ma, per oscuri motivi, dimenticati dai coriglianesi. Ed è compito dei viventi impedire che l’oblio del tempo possa farli dimenticare. Perché questi “figli illustri” in tutta la loro vita hanno dato lustro alla nostra città, ed è per questo che la città non li deve dimenticare. Secondo noi, e lo scriviamo da tempo, le giovani generazioni devono conoscere tanti loro predecessori che hanno lavorato tantissimo per tenere alto il livello culturale, sociale, politico ed economico di Corigliano. E’ questo compito, secondo noi, tocca agli amministratori locali, ma anche del mondo culturale coriglianese, perché si deve valorizzare l’opera di questi nostri concittadini creando eventi ed occasioni di discussione di rilievo sui quali possa concentrarsi anche l’attenzione dei media nazionali. In questo senso ci riferiamo oggi a Luigi De Luca studioso, storico e cultore di studi linguistici e dialettologici.
Lo scorso 11 settembre è caduto il 25 anniversario della sua morte, perché De Luca nasceva a Corigliano il 10 gennaio 1934 da Gerardo e da Anna Sanseverino. Ma oggi parliamo di lui perché domani, 22 ottobre alle ore 17, presso l’Oratorio San Leonardo di Schiavonea la Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali, che ha intitolato la sezione regionale di Calabria allo storico coriglianese, organizza un tributo allo studioso dal titolo, abbastanza significativo “Luigi De Luca: lo storico che ha datato il borgo di Corigliano e il castello”. Sarà un momento di riflessione e di attenzione sulla figura di Luigi De Luca, che avrebbe dovuto tenersi molto tempo prima, per capire il ruolo e la portata del lavoro portato avanti negli anni dallo studioso calabrese. Il 28 giugno1964 sposa a Spezzano Albanese Maria Teresa Luci, da cui avrà tre figli. Docente di lettere e poi preside di Scuola Media. Nel mese di marzo del 1985 pubblica Tesoretto Calabrese (Sintesi di cultura e civiltà di Calabria, ad integrazione dei vigenti programmi ministeriali per la scuola media). Il primo volume tratta la storia della Calabria dalle origini fino al 900 circa; il secondo (edito nel gennaio del 1988) dal 900 al 1815; il terzo (edito nel giugno del 1989) dalla Restaurazione fino agli anni Settanta di questo secolo. Nel mese di giugno del 1985 De Luca da alle stampe Corigliano Medioevale (dalle origini alla fine del XII secolo) con una nuova lettura della "carta rossanese". Nel 1987 pubblica il Lessico calabrese (dialetto di Corigliano Calabro). Un interessante studio diviso in tre parti. Nel 1995 Luigi De Luca pubblica Nomi di famiglia in Calabria (oltre 500 cognomi di Corigliano dal Medioevo a oggi), opera in cui conduce un’indagine storico-linguistica attenta e dettagliata su alcuni cognomi di Corigliano. Nel 1996 il De Luca cura un’antologia di Scrittori Calabresi, testo di narrativa per la Scuola Media. Appassionato cultore di studi storici, dialettologici e di onomastica, con particolare riferimento alla sua città e alla Calabria, sempre attento, come docente ed educatore, ai problemi pedagogici e didattici, in special modo a quelli dell’educazione linguistica, Ecco perché l’appuntamento di domani è molto importante, non solo si da il giusto lustro alla figura di un personaggio che tanto ha contribuito per il diffondersi della cultura, ma soprattutto si da l’opportunità a tanti giovani di conoscere l’opera ed il messaggio che il prof De Luca ci ha lasciato. La SIBC proprio lo scorso mese di settembre ha ufficializzato il cambio della presidente: al compianto prof. Franco Liguori è subentrato il prof. Enzo Cumino, altro personaggio molto importante nel panorama storico-culturale cittadino. Ed uno dei primi atti firmati dal neo presidente vi è una lettera, indirizzata al sindaco Flavio Stasi, con la quale si chiede la intitolazione di una piazza o di una via di Corigliano al prof. De Luca “affinchè nel tempo – si legge nella lettera - la Comunità non dimentichi il ruolo culturale avuto dal prof. Luigi De Luca nel campo della ricerca e della conoscenza storica della Città”. Al tributo di domani saranno presenti, tra gli altri, il sindaco Flavio Stasi e la vice presidente del SIPBC (nonché figlia del compianto studioso) Francesca De Luca Sono previste delle testimonianze sul prof. De Luca, con Anna Lauria che modererà i lavori. Previsti anche momenti musicali a cura di Miriam Zampelli.