REPLICA (in caratteri maiuscoli) DI ERNESTO SCURA, ALLE RISPOSTE DI CONCITA DE GREGORIO (in caratteri minuscoli) CHE DIFENDE LE SGRAMMATICATURE DI “BELLA CIAO”.
Caro Ernesto la poesia è poesia, non si può analizzare come un maestro analizza il compito di un bimbo di prima elementare.
IO NON SO CHE STUDI HA FATTO CONCITA MA, AI MIEI TEMPI, LA POESIA, A COMINCIARE SIN DALLE ELEMENTARI E FINO ALLA MATURITÀ VENIVA ANALIZZATA, DISSEZIONATA, ANATOMIZZATA, SPIEGATA E METABOLIZZATA CON CURA CERTOSINA ONDE ACCERTARE I RIFERIMENTI FILOLOGICI ED ARRICCHIRE IL CAPITALE LINGUISTICO DEGLI ALLIEVI CHE, POI, NELLA VITA È STATO IL PATRIMONIO CULTURALE DI OGNUNO DI NOI, INGEGNERE, GIORNALISTA, IMPRENDITORE, CAMIONISTA O CHIRURGO CHE SIA POI DIVENTATO. E LE POSSO GARANTIRE CHE NESSUNO DEI SOPRAELENCATI SI È MAI SOGNATO DI DIRE “Mi sento di morire” PER SIGNIFICARE “STO PER MORIRE”.
PRESUMO CHE LEI, DA COME SOTTOVALUTA QUESTA METODOLOGIA AVREBBE VERAMENTE BISOGNO DI QUEL LAVACRO CHE NON HA MAI SUBITO A COMINCIARE DALLE SCUOLE ELEMENTARI.
Detto questo lei sbaglia anche l'interpretazione della parola "sento". Parola che solo in rare accezioni significa voglio, in questo caso è "sto per morire", come il resto fa capire.
IO NON SBAGLIO UN CORNO, CONCITA, E LO LASCI DIRE A CHI CON I SEMPLICI STUDI SCOLASTICI LA SA PIÙ LUNGA DELLE PRETESE GIORNALISTICHE DI CONCITA.
LA PAROLA SENTO, CARA CONCITA, UBBIDISCE ALLE REGOLA DELLA GRAMMATICA,
(sa quella cosa lì che, una volta, era propedeutica allo studio del Latino, insieme con l’analisi logica, e spero che capisca di cosa sto parlando).
E LA GRAMMATICA NON È UN’OPINIONE. LA GRAMMATICA NON AMMETTE DEROGHE, NEMMENO DAVANTI ALL’ALTARE DELLA FEDE (Quella politica) CHE COME TUTTE LE FEDI CREA I DOGMI, PER CUI BELLA CIAO PUÒ DIVENTARE UNA PREGHIERA ALLA SUPREMAZIA POLITICA CHE VUOLE IMMOLARE LA CORRETTEZZA DELLO SCRIVERE ALLA FACILONERIA DELL’ANALFABETA.
CHE “POI MI SENTO DI MORIRE” VOGLIA POTER DIRE STO PER MORIRE, LO VADA A RACCONTARE AI CAMALLI DELL’ANGIPORTO MA NON LO FACCIA CON LE MONDINE DELLE RISAIE CHE, GIÀ DI LORO, ERANO PIÙ COLTE, ALMENO A GIUDICARE DALLA CORRETTEZZA LINGUISTICA DEL TESTO ORIGINALE DI BELLA CIAO, QUANDO ANCORA NON ERA STATO TRAVOLTO DALLA BLASFEMA VERSIONE POSTUMA PARTIGIANA, ALCUNI ANNI DOPO LA FINE DELLA GUERRA.
NEL TENTATIVO DI DOTARE LE “RADIOSE GIORNATE”, SPECIALMENTE QUELLE DEL DOPO 25 APRILE, DI UN INNO POSTUMO CHE I PARTIGIANI NON HANNO MAI CANTATO PERCHÈ, ALLORA, LA “MUSICA” ERA UNALTRA (Bandiera Rossa che recitava “Abbasso i preti” e Fischia il Vento che inneggiava all’Armata Rossa sovietica).
E MORANINO ERA TROPPO IMPEGNATO AD AMMAZZARE PARTIGIANI NON COMUNISTI, E IL CAPO PARTIGIANO COMUNISTA MARIO TOFFANIN ERA TROPPO INTENTO A FAR FUORI I PARTIGIANI NON COMNISTI, COME GUIDO PASOLINI, FRATELLO DI PIERPAOLO, E COME FRANCESCO DE GREGORI, ZIO DEL CANTANTE DE GREGORI, SUOI QUASI OMONIMO..
Quanto all'ombra di un bel fiore è poesia pura, significa che sulla mia tomba ci sia un bel fiore.
ALL’ANIMA DELLA POESIA PURA.
DA FAR RIVOLTARE NELLA TOMBA POETI VERI COME UGO FOSCOLO, CHE A PROPOSITO DI OMBRA SUI SEPOLCRI RICORREVA A QUELLA DEI CIPRESSI E NON DI UN SOL FIORE, PER QUANTO BELLO SIA. O NO, CONCITA ?
Capisco che in tarda età la poesia venga un po' meno, e si guardi più al concreto.
SE A TARDA ETÀ SI RIFERISCE AI MIEI NOVANT’ANNI, STIA TRANQUILLA, CHE SONO TUTTORA IN GRADO DI RECITARLE MOLTI CANTI DELL’INFERNO E DEL PARADISO DI DANTE, E TUTTO CARDUCCI, E TUTTO LEOPARDI, E TUTTO PASCOLI, E FOSCOLO, E MONTALE, E QUASIMODO, TUTTI RISPETTOSI DELLE REGOLE GRAMMATICALI, E CHE AVREBBERO REAGITO CON ESTREMA VIOLENZA AL TENTATIVO DI CONTAMINAZIONE DELLA SACRALITÀ DELLA LINGUA ITALIANA.
Poi, mi permetta una battuta, essere ingegnere non aiuta. Grazie di avere scritto. Concita De Gregori
ESSERE INGEGNERE NON AIUTA? NESSUNO LO PRETENDE.
MA ESSERE CONCITA COL SUO CAPITALE LINGUISTICO E GRAMMATICALE NON SOLO NON AIUTA, AMMAZZA LA LINGUA.
CONCITA, CONCITA! MA LO SA, CONCITA, CHE SALVATORE QUASIMODO NON ERA NEMMENO INGEGNERE, QUAL IO SONO?
ERA, APPENA APPENA, GEOMETRA!
E LO SA CHE EUGENIO MONTALE NON ERA LAUREATO ? ERA, APPENA APPENA … RAGIONIERE. ENTRAMBI SONO STATI INSIGNITI DEL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA. E LO SA CONCITA CHE BENEDETTO CROCE, PER SCELTA, E NON PER INCAPACITÀ, PREFERÌ NON ULTIMARE GLI STUDI IN GIURISPRUDENZA, RINUNCIANDO ALLA LAUREA, PER DEDICARSI, APPASSIONATAMENTE, AGLI STUDI FILOSOFICI ED ALLA CRITICA LETTERARIA, DI CUI, IN ENTRAMBI, FU MAESTRO ECCELSO.
E NON RINUNCIO AD IMMAGINARE CON CHE FURORE E CON CHE VEEMENZA AVREBBE, OGGI, SPARATO A PALLE INCATENATE CONTRO LO SQUALLORE DI CHI SOSTIENE LA CORRETTEZZA DI SGRAMMATICATURE COME “Mi sento di morire”.
LEGGA, CONCITA, COSA ORDINA LA GRAMMATICA ITALIANA A PROPOSITO DELL’ERRATO “sentirsi di morire” E DEL CORRETTO “sentirsi morire :
DA INTERNET : GRAMMATICA
sentirsi regge l'infinito senza preposizione; quindi, è un errore dire: mi sento di morire; correttamente si deve dire mi sento morire.
ERNESTO SCURA