di Cristian Fiorentino

Giornata carica di emozioni e di contenuti quella vissuta e condivisa, mercoledì 28 dicembre, presso il santuario di San Francesco di Paola, nel centro storico coriglianese.

La prima ricorrenza è stata la Messa di Ringraziamento per il 37° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Padre Cozzolino. A seguire, presso l’adiacente salone alla chiesa del “Beato Felton”, si è svolta la presentazione del nuovo libro di Padre Cozzolino dal titolo “Vita Semplice di Fra Francesco di Paola in Calabria (1416-1483) tra storia, nuove ipotesi e flashback Minimi”. L'ultimo lavoro di Padre Cozzolino, sul Santo di Calabria, è stato introdotto e moderato da Nella Fragale che ha definito il libro “Molto interessante per comprendere meglio la figura di San Francesco”. In seguito, il docente di latino e greco Giulio Judicissa ha evidenziato diversi aspetti rintracciati nell’opera: «Padre Giovanni è un autore storico della vita del Santo dove si intrecciano eventi belli e meno belli della Calabria. Opera pedagogica indirizzata ai giovani e alla comunità. Particolare il risalto della Mamma e Papà di San Francesco come pilastri fondamentali della vita del proprio figlio che oggi dovrebbero essere presi ad esempio. Fondamentali sono quelle gocce di rugiada che- come Padre Giovanni cita in un passo del libro- hanno messo sulla strada del proprio figlio i genitori di Francesco. Libro da esaminare in fondo per capire i dettagli storici di San Francesco. La ricerca nel tempo aiuta a riscoprire nuove fonti da dove si evince San Francesco come “Uomo di Cultura”. Gli scritti di San Francesco sono impressi come fuoco del sapere. Padre Giovanni, inoltre, riscopre la coriglianesità che sta svanendo perché stiamo perdendo il rapporto con le nostre radici. Corigliano è la svolta della vita di San Francesco intesa come trasformazione. Nel nostro paese trova un clima che non ha trovato in altre città o corti. Non è un caso se la lettera più bella di San Francesco è stata scritta alla comunità coriglianese. Testo da cui ripartire per far emergere dati, ipotesi e riscoperte attraverso nuovi e futuri appuntamenti». Interessante anche il contributo del docente di storia dell’università degli studi di Salerno Giovanni Gallina: «Ho sempre una certa emozione nel parlare di S. Francesco perché sono cresciuto e educato dai frati Minimi. Il libro è scritto con umiltà ma è ricco di contenuti bibliografici. Quello che colgo dall’ultimo libro di Padre Giovanni riconduce all’intera esistenza di San Francesco.  Innanzitutto, si è misurato in dei periodi notevoli della storia. S. Francesco è un uomo colto e attrezzato in ogni ambito e lo dimostra sia in Italia che in Francia. S. Francesco con la sua venuta opera in un territorio arretrato ma viene ben accolto e sa muoversi con delicatezza. Fonda gli eremi in zone strategiche creando il suo ordine e attraversando l'Italia fino ad arrivare in Francia dove completa la sua missione. Il Papa sceglie e invia S. Francesco in terra francese, per sanare i rapporti con la corte francese, non a caso ma perché S. Francesco è dotato di virtù. Il tutto in un periodo storico dove arrivano gli echi di una certa cultura non condivisa in arrivo dal Medio Oriente». A seguire anche l’intervento del membro dell’associazione teologica italiana Filippo d’Andrea: «Padre Giovanni è una figura che ha donato molte novità attualizzando San Francesco. Ha regalato un nuovo corso alle generazioni di oggi usando un linguaggio moderno e uscendo fuori dagli schemi. Ha offerto un certo operato con indicazioni e orientamenti precisi in ogni dove i frati Minimi operano. Padre Giovanni, inoltre, ha espresso una Spiritualità incarnata avvicinando San Francesco alla realtà con una certa significatività. Oltretutto, sa mettere ordine tenendo aperto il dialogo con razionalità, coraggio e forza di uomo di Dio in un percorso temporale». Ha concluso la presentazione l’autore Padre Cozzolino che ha aggiunto: «Ho voluto interrogarmi sulla statura complessiva di San Francesco e mettere ordine su dati e date di S. Francesco in Calabria rivalutando le scoperte di altri padri Minimi. Ho ripercorso ad esempio la storia dei genitori di S. Francesco da dove si evince che la sua famiglia aveva mezzi e possibilità. Emergono altri fattori nuovi come il fatto che S. Francesco conosceva anche il galateo anche se non era un nobile. Ancora una volta appare netto il rapporto viscerale che San Francesco ha con Corigliano. La Sua Santità è frutto di un percorso moderno dove insegnava la libertà di praticare la Fede. Altro spunto è che S. Francesco è partito da Corigliano per andare in Francia attraverso il Pollino. Così come si evince che francesi, spagnoli e portoghesi chiedevano informazioni sul Santo all'eremo di Corigliano dove vi erano probabilmente degli amanuensi che scrivevano delle copie ad hoc». Due i passi del libro decantati come intermezzo da Emanuela e Gianluca Marano, proprio sui i genitori e la partenza per la Francia di S. Francesco, mentre ha concluso la serata la cantante Chiara Andrea che ha interpretato un brano a cappella. Fondi del libro, invece, che saranno destinati per restaurare l'orologio del santuario. Fatica letteraria di Padre Cozzolino tutta da divorare per apprendere nuovi elementi e sfaccettature sull’esistenza sempre ricca e mai scontata sulla peculiare esistenza del Santo Patrono.

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