di Giacinto De Pasquale
“In Italia ogni meraviglia del nostro patrimonio è il frutto della genialità di tutte le generazioni che ci hanno preceduto. Assieme ai monumenti e ai capolavori ci hanno però lasciato anche tanti valori. E questi valori costituiscono oggi la nostra cultura.
Nel nostro modo di vivere, di pensare, di scrivere, di amare, di vestire o di mangiare ci sono almeno 3000 anni di civiltà. E l’insieme di questi valori sta guidando oggi il nostro paese in questa emergenza, aiutandolo ad agire in un modo che serve persino da modello a tante altre nazioni. A tracciare questo percorso in un’emergenza senza precedenti nella storia, mi piace pensarlo, non siamo soli ma abbiamo accanto anche le generazioni passate, attraverso la cultura, fatta di loro insegnamenti e valori”. Sono parole di Alberto Angela, paleontologo, divulgatore scientifico, conduttore televisivo, giornalista e scrittore. Grazie ad Alberto Angela, abbiamo capito quanto la nostra cultura e il nostro patrimonio ci rendano forti e forse unici al mondo. Ed è in questo contesto di valori, insegnamenti, genialità, patrimonio sociale e culturale che si inserisce la splendida mattinata vissuta nei giorni scorsi a San Donato di Ninea, un borgo della Valle dell'Esaro situato a 720 metri di quota s.l.m., alle pendici del Cozzo del Pellegrino, nell'area sud-orientale del Parco Nazionale del Pollino. Una mattinata dedicata alla presentazione del libro di Francesco Spingola “Storie Sandonatesi” (editrice il Coscile). Non a caso l’autore ha scelto il rifugio di Piano di Lanzo, posto particolarmente incantevole, dove, grazie all’impegno diretto dell’Amministrazione comunale, è stato completamente recuperato il rifugio che stava andando in malora. Tantissima gente non è voluta mancare a questo appuntamento che, secondo noi, ha toccato “le corde” dei ricordi, ma che, nello stesso tempo ha fatto riscoprire, ove ce ne fosse bisogno, l’orgoglio dei sandonatesi, perché questa gente ama il proprio territorio e vuole fare di tutto affinché possa avere al più presto quel rilancio storico, turistico e culturale che merita.
Certamente con personaggi come Francesco Spingola, un’Amministrazione giovane e desiderosa di fare tanto, e un editore come Mimmo Sancineto, siamo certi che le aspettative non andranno deluse. In quello che noi abbiamo chiamato “l’affresco del Pollino”, tanto suggestivo e splendido è il colpo d’occhio che dà al visitatore la posizione geografica di questo centro del Pollino, abbiamo avuto modo di esternare il nostro pensiero ai presenti distribuendo tre “complimenti”. Il primo lo abbiamo voluto dedicare a Francesco Spingola, studioso di storia e di antropologia culturale, dirigente sindacale e vicepresidente dell’Icsaic (Istituto Calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea) il quale ha messo insieme un’antologia di scritti. Si tratta di una trentina di articoli apparsi in un quarto di secolo sulla rivista «Apollinea», firmati per lo più da sandonatesi, tra i quali lo stesso Spingola. A Spingola abbiamo fatto i nostri complimenti perché questo suo lavoro, non solo è un atto d’amore verso le proprie radici, ma è una traccia lasciata, soprattutto alle giovani generazioni, che potrà e dovrà essere ampliata. Altri complimenti li abbiamo rivolti all’editore Mimmo Sancineto della casa editrice “Il Coscile”. A Sancineto abbiamo rivolto il nostro sincero plauso per il coraggio e la forza di andare avanti con questa esperienza editoriale, pur in presenza di evidenti difficoltà di natura economica. E’ solo grazie ad editori illuminati come lui, ben collaborato dalla moglie Isa Laudadio, che territori come il Pollino possono sperare di avere visibilità e voce in ambito nazionale ed europeo. E infine i nostri complimenti sono andati alla giovanissima e dinamica Amministrazione comunale di San Donato di Ninea, presieduta dal sindaco Jim Di Giorno, 54 anni, collaborato da altri giovani amministrato, perché hanno avuto la felice idea di recuperare, ha spese del comune, il rifugio di Piano di Lanzo che stava andando in malora. Questa si, caro sindaco, è ottima amministrazione. E inoltre il comune, ha detto Di Giorno ha intercettato fondi per ripristinare in maniera ottimale la strada che conduce a Piano di Lanzo. Davvero bravi. Ecco perché la mattinata sandonatese è stata oltremodo fruttuosa, perché a chi come noi è “costretto” ad assistere alla morte lenta della montagna coriglianese, quanto in atto a San Donato di Ninea perlomeno ci dà speranza che in un domani alquanto prossimo la stessa cosa possa accadere qui a Corigliano-Rossano. Alla fine, da buon padrone di casa, Francesco Spingola ha organizzato un interessante momento gastronomico, del quale conserviamo un bellissimo ricordo: le crespelle fritte della signora Rita.
Nella loro semplicità questo alimento ha bisogno di essere cucinato con maestria e la signora Rita è davvero una fantastica professionista. Grazie a Francesco Spingola per averci permesso di vivere momenti davvero interessati e rigeneranti per il nostro animo. Ad maiora semper caro Francesco.