di Ernesto Scura

IL “MIGLIORE” : DEDIZIONE E SERVILISMO

“ È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica. Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin.

È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere 10mila volte più del migliore cittadino italiano ”. Sono le parole stenografate pronunciate da PALMIRO  TOGLIATTI,nel 1930,al XVI Congresso del PCUS,a Mosca,che auspicava un mondo “agli ordini” di Stalin. Non “mandolinista” ma “servo”. E l’Italia come ha ripagato queste vergognose dichiarazioni oltraggiose e cariche d’odio nei confronti del “Bel Paese” ? Intitolandogli,in ogni città d’Italia,Strade e Piazze. Ma che bel Paese è il  “BEL PAESE”

1956.LA RIVOLTA UNGHERESE

La Rivoluzione ungherese del 1956, nota anche come 

Rivolta ungherese, fu una sollevazione armata anti-

sovietica scaturita nell’Ungheria allora socialista. 

Venne duramente repressa dall’intervento armato delle 

truppe sovietiche.

Morirono circa 2.650 Ungheresi (di entrambe le parti, 

ovvero pro e contro la rivoluzione) e 720 soldati sovietici.

 I feriti furono molte migliaia e circa 250.000 (circa il 3% 

della popolazione dell’Ungheria) furono gli Ungheresi 

che lasciarono il proprio Paese rifugiandosi in Occidente.

Il Partito comunista ungherese approfittò della Prima 

Conferenza mondiale dei partiti comunisti, che si tenne a 

Mosca nel novembre 1957, per far votare la condanna a 

morte di Imre Nagy,col consenso di tutti  dirigenti comunisti,  

fra cui Palmiro Togliatti.Unica eccezione il polacco Gomulka. 

Nagy fu condannato a morte e impiccato il 16 giugno 1958.

Palmiro Togliatti,tanto per non smentire la sua fede,disse:

“È mia opinione che una protesta contro l’Unione Sovietica 

avrebbe dovuto farsi se essa non fosse intervenuta, nel nome 

della solidarietà che deve unire nella difesa della cività tutti 

i popoli“.

Così,ancora una volta,il MIGLIORE,non si smentiva.

IL BUONO

Giorgio Napolitano,nostro ex Presidente della Repubblica 

Italiana, nel 1956,in qualità di responsabile di primo piano 

del Comitato Centrale del PCI,definì controrivoluzionari gli 

insorti ungheresi.

L’Unità arrivò persino a definire gli operai che erano  insorti 

“teppisti” e “spregevoli provocatori”,giustificando l’intervento 

delle truppe sovietiche e sostenendo che si trattasse di un 

elemento di “stabilizzazione internazionale” e di un lodevole 

“contributo alla pace nel mondo“. Napolitano rimase su questa 

linea e disse :”l’intervento sovietico ha non solo contribuito a 

impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella 

controrivoluzione,ma alla pace nel mondo”.

Ma com’era BUONO,Napolitano.

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3 Luglio 1976: Operazione Entebbe

Il 27 giugno 1976 un aereo delle linee francesi decolla dall’aeroporto di Lod in Israele diretto a Parigi. Sull’aereo vi sono i 10 membri dell’equipaggio e 243 passeggeri. Poco dopo lo scalo ad Atene quattro feddayin, estratte 

le armi, avvertono tutti che l’aereo è sotto il comando 

del FPLP. I terroristi fanno atterrare l’aereo a Entebbe, l’aeroporto di Kampala, capitale dell’Uganda. 

I passeggeri vengono fatti scendere e portati in una grande sala dell’aeroporto.

Come i nazisti, i feddayin palestinesi fanno la selezione dei passeggeri e dividono gli ebrei dai non ebrei . Sono così 104 le persone che rimangono prigioniere. Questa vergognosa selezione e separazione tra ebrei e non ebrei fa scattare in Israele la decisione per un’operazione militare. L’azione di attacco viene provata, colla massima segretezza, in Israele. Il tutto impegna 55 minuti,ma a Entebbe ne basteranno 53. 

Alle ore 23.30 del 2 luglio, volando bassissimi per sfuggire ai radar, gli aerei atterrano di sorpresa all’aeroporto di Entebbe. A mezzanotte gli ostaggi sono svegliati da una sparatoria e un gruppo di armati 

israeliani irrompe nella sala gridando cogli altoparlanti ordini in ebraico, inglese e francese e libera gli ostaggi. 

I militari ugandesi di guardia non sono capaci di reagire 

in modo effettivo e sparano all’impazzata mentre un gruppo di agenti israeliani porta in salvo gli ostaggi, Nell’operazione restano uccisi i 4 terroristi palestinesi, 

20 soldati ugandesi e due ostaggi che non avevano capito gli ordini.Muore anche, eroicamente, il comandante del commando israeliano, Jonathan Netaniahu.

 

” L’OTTIMO “

L’Unità scrive di “cinico atto di aggressione”

compiuto da Israele. 

E l’Unità era l’organo ufficiale del PC I.

E chi era,nel  1976,segretario del Partito Comunista

Italiano ? Ma Enrico Berlinguer,erede prescelto da

Togliatti alla guida del Partito,che non si lasciò 

sfuggire l’occasione per schierarsi contro Israele

 e a favore del satrapo cannibale capo dell’Uganda 

Idi Amin.Il tutto in linea con le sue consolidate amicizie 

con i capi del più efferato terrorismo antisraeliano e  

con le direttive dettate da Mosca. 

E meno male che l’Ottimo  Berlinguer era lo storico 

campione del “Comunismo dal volto umano ”. 

Che sarà mai il “volto del comunismo animalesco” ?

Ernesto Scura

P.S.

Il Times non contagiato dalle infatuazioni della sinistra nostrana definì il blitz israeliano “un servigio sul piano internazionale”.

Crediti