di Gianfranco Macrì
Una buona medicina per l’anima quella “confezionata” nel libro di Salvatore Martino.
Una raccolta di poesie che aiutano a mettere in sintonia la ragione con le sofferenze del mondo, partendo da ciò che ci circonda fino alle latitudini più remote. L’Autore, che mi onora della sua amicizia, è un fine indagatore di fatti e accadimenti storico-sociali, ma pure un pensatore arguto, profondo, di rara sensibilità. Con questa nuova opera ci aiuta a non perdere la speranza, e nello stesso tempo ci incoraggia a non dismettere l’abito del buon uomo cristiano, fermo nelle sue posizioni, sensibile e compassionevole, realista e propositivo di fronte a vicende che molti preferiscono ignorare oppure respingere dal proprio spazio di vita, alterando le percezioni, rimuovendo la consapevolezza, arginando il fastidio dell’altrui sofferenza.