Foto: Il prof. Giulio Iudicissa
Nei primi giorni di questo mese di gennaio il prof. Giulio Iudicissa ha avviato una iniziativa che riteniamo, culturalmente, rilevante:
con cadenza bisettimanale diffonde dei brevi ma intensi pensieri sui quali riflettere. La rubrica è Veteronova che noi vi proporremo ogni volta che il prof. Iudicissa ci farà pervenire queste suo osservazioni. Oggi vi proponiamo, di seguito, tutto quello che il prof. Iudicissa i ha fatto pervenire dallo scorso 3 gennaio e fino ad oggi.
{VeteraNova} del 2 gennaio 2019
Fa bene, talvolta, nel cuor d’una notte silenziosa ed amica, bussare alla porta del tempo. Ecco, torna in vita, nel sogno, la casa del paese antico e si accende di dolci carezze e di voci soavi di anime pie.
{VeteraNova} del 3 gennaio 2019
I giorni declinano brevi ed anche il viaggio conta ormai le stazioni. S’avanza ostile l’inverno con passo impetuoso. Dolce sarebbe, una volta ancora affondare nella magica neve dell’infanzia nello slargo, in alto, del paese antico.
{VeteraNova} del 5 gennaio 2019
Un piccolo paese. Pioviggina e c’è nebbia. Mi ficco in una viuzza. Oh! Un negozietto! In pochi metri c’è tutto, anche quel profumo d’altri tempi. E in una vetrinetta, appena segnalata da una lucina rossa, sono adagiati in fila i Re Magi. Quanti viaggi coi Re Magi, sotto i raggi delle stelle, in paesi incantati! Viaggi lunghi, che terminavano all’alba, dinanzi alla grotta del Bambino Gesù, quando il bacio materno m’annunciava il giorno nuovo.
{VeteraNova} del 7 gennaio 2019
Spente le luci e cessati i cori della festa, riprenderai, oggi, il tuo viaggio. Gli affetti ti sorreggeranno e la fede, se il tuo cuor ne possiede, ti indicherà una meta. Resterai, tu, il viandante di sempre, carico di tenere memorie, come anche di giorni, che impensate dipartite resero bui.
{VeteraNova} del 10 gennaio 2019
Bella e santa è la Messa, sempre. Quella vespertina, però, mi raccoglie di più, intenerisce il cuore. Mi riporta all’ora dell’ultima cena, quando venne da Gesù istituita, nell’umana tristezza del tradimento imminente. Assenti musica e canto, c’è solo mistero.
{VeteraNova} del 13 gennaio 2019
Era bella la tivù. Il film lo si guardava tutti insieme e insieme si rideva dinanzi al varietà, senza timore d’arrossire. Lo sceneggiato destava commozione e i programmi per i ragazzi parlavano al cuore. Erano i tempi del Carosello e, al sabato sera, Mario Riva salutava, cantando “Domenica è sempre domenica”. Poi, si andava a dormire e a sognare.
{VeteraNova} del 16 gennaio 2019
Compieta è l’ultima delle ore canoniche , dopo Mattutino e Vespro. All’alba chiara e al grigio tramonto è subentrata, ormai, la notte buia. Attesa da alcuni, da altri temuta, Compieta è per tutti l’ora del bilancio e della verità. Per clericali e laici.
{VeteraNova} del 19 gennaio 2019
Una serata culturale, nella quale mi trovo ad essere tra i relatori, mi permette di rivedere tante persone, con le quali ebbi rapporti politici. Rapporti di collaborazione spesso, rapporti di scontro a volte. Tante storie, ma tutte appartenenti come ad un’altra vita. Piccole gioie e grandi ferite. Ora, guardo a quella vita con comprensione e ricordo i suoi protagonisti affettuosamente.
{VeteraNova} del 21 gennaio 2019
Il buon Dio sa che la sua chiesa ha bisogno di santi sacerdoti. Noi, comunque, facciamo bene a ricordarglielo, quando nella preghiera comunitaria diciamo: <Signore, manda santi sacerdoti alla tua chiesa>. Poi, arrivano i santi sacerdoti, ma noi, spesso, invece di accompagnarli sulla difficile via della santità, li consideriamo semplici compagni o amici, dimentichi che portano il divino sigillo del Sacramento più alto e misterioso.
{VeteraNova} del 25 gennaio 2019
Sessant’anni fa l’annuncio del Concilio Vaticano II da parte di Giovanni XXIII. Preparazione e svolgimento ne portarono la chiusura al 1965. Un evento straordinario sul piano ecclesiale e sociale. Gli esiti destarono approvazione, ma anche dissenso. Me ne occupai negli anni universitari. Trovai che le intuizioni furono nobili e le conclusioni sagge. Le applicazioni, però, non sempre risultarono conformi al pensiero giovanneo.
{VeteraNova} del 27 gennaio 2019
Uomini di scuola e di chiesa, della politica e della cultura, tutti invocano la pace nelle città, tra gli stati, nei popoli. Gli stessi, però, non sempre la coltivano nella propria casa. Allora, è solo un farisaico parlare. Chi non è testimone di pace nella propria famiglia, non può essere messaggero di pace nella più grande famiglia universale.