“Questo nostro primo viaggio letterario del 2018 percorrerà la storia umana e culturale di Marilena Amerise, giovane ricercatrice coriglianese, il cui sorriso profuma di vita, sorriso che è come un raggio di sole tiepido, di primavera.
Lei è nostra inseparabile compagna negli incontri letterari in cui condanniamo chi continua a decretare la morte dei classici. Non solo bella – dentro e fuori – Marilena, ma innamorata dello studio e di Dio, girata sempre verso il sole, come il girasole. La immagino come Clizia di Montale, dispensatrice di luce”. Con questo illuminante ritratto di Marilena Amerise, giovane concittadina prematuramente scomparsa a Roma nove anni or sono, il prof. Giuseppe De Rosis, coordinatore del Gruppo letterario “Gli Amici dell’Arte”, annuncia e illustra nel dettaglio l’iniziativa in programma per domani, domenica 25 febbraio, alle ore 19.00, presso la Parrocchia Maria SS. Immacolata di Corigliano Scalo. Iniziativa fortemente voluta dalla medesima Parrocchia e molto attesa nella cittadinanza, che prova sentimenti di grande affetto e stima nei confronti di Marilena e della sua famiglia. I lavori della manifestazione – introdotti e coordinati dalla dott.ssa Anna Milieni e impreziositi dai momenti musicali eseguiti dal Gruppo F.lli de Almaviva – prevedono i saluti del parroco don Gino Esposito e gli interventi dei proff. Giuseppe De Rosis e Giovanni Pistoia. Numerosi i componenti del sodalizio culturale “Gli Amici dell’Arte”, nonché amici e compagni di scuola di Marilena che interpreteranno alcuni brani tratti da testi curati dalla medesima ricercatrice: Marco De Biase, Maria Francesca Favaro, Rossella Di Meglio, Tiziana Salimbeni, Ernesto Borromeo, Fabiola Madeo, Iole Madeo, Antonio De Rosis, Nicola De Rosis, Tiziana Coscarella, Lella Persiani, Natale Avolio, Anna Lasso, Rita Zampino, Bianca Zampino, Marinella Le Voci, Elvira Milieni. Non una mera commemorazione, dunque, non una manifestazione semplicemente improntata al ricordo e alla memoria. Perché Marilena, nel disegno misterioso di Dio, come evidenziato dal Rettore dell’Università Lateranense in occasione di un convegno svoltosi a Roma, “è stata e continua ad essere un fiore che riempie di gioia il nostro cammino”.