Un uomo di 37 anni, Domenico Russo, considerato vicino ad ambienti della criminalità organizzata, é stato ferito in un agguato a Corigliano-Rossano ieri venerdì intorno alle 18,10.
Russo, nel momento dell’agguato, era alla guida della sua automobile, su cui viaggiava da solo. Una persona, che si é data alla fuga, gli ha sparato alcuni colpi di pistola che hanno trapassato il parabrezza raggiungendo l’uomo in varie parti del corpo. Russo é stato ricoverato in ospedale. Le condizioni sono gravi, ma l’uomo non sarebbe in pericolo di vita.
Sul tentato omicidio indagano i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro. La vicinanza di Russo agli ambienti della criminalità sarebbe dimostrata dalla sua presunta vicinanza col presunto boss Pietro Longobucco, di 61 anni, ucciso nel febbraio dello scorso anno a “Schiavonea” di Corigliano Rossano (ANSA).
Quattro colpi di pistola sul parabrezza. È scampato al fuoco incrociato del killer Domenico Russo, 37 anni, di Corigliano Rossano. L’uomo è stato ferito da tre colpi d’arma da fuoco ed è stato ricoverato al “Compagna” di Corigliano. Dopo le prime cure, il 37enne è stato trasferito nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. La sparatoria è avvenuta poco dopo le 19, nel centro storico dell’area ausonica del nuovo Comune in provincia di Cosenza. Sono stati proprio i consiglieri comunali, impegnati in una riunione, ad avvertire dell’accaduto i carabinieri. Il trentasettenne aveva appena parcheggiato la sua Fiat Multipla, nei pressi del castello ducale, quando è stato colto dalla pioggia di proiettili, almeno quattro sono andati a segno sul parabrezza. L’uomo è riuscito a schivare i colpi ma è comunque rimasto ferito, anche se in modo non grave. Dalla dinamica apparirebbe chiaro che chi ha sparato aveva la chiara intenzione d’uccidere e, stando alle prime indiscrezioni, si sarebbe trattato di un regolamento di conti all’interno del vecchio clan coriglianese. Domenico Russo, detto “U Chiatto” era l’autista di Pietro Longobucco, il boss ucciso e trovato cadavere, lo scorso anno, a bordo d’un furgone nelle acque del porto di Schivonea. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Corigliano e i poliziotti del Commissariato di Rossano. Fonte: Gazzetta del Sud