Alla luce delle modalità dell’agguato, sembra farsi strada la pista dell’omicidio di ‘ndrangheta. E’ infatti un agguato in pieno stile mafioso quello costato la vita ai due uomini.
I loro cadaveri sono stati trovati ieri all’interno dell’auto Fiat Punto grigia di Romano, ferma in una stradina di campagna in un agrumeto alla periferia di Corigliano-Rossano. Sono stati alcuni agricoltori di passaggio a notare la vettura e poi i due corpi riversi nell’abitacolo ed immediatamente hanno avvertito i carabinieri. Il duplice omicidio potrebbe essere avvenuto tra la serata di lunedì e l’alba di ieri. Lunedì sera, infatti, i familiari delle due vittime, separatamente, avevano presentato denuncia alle forze dell’ordine perché i loro congiunti non erano rientrati a casa, ignorando che fossero insieme. Greco, conosciuto dalle forze dell’ordine per traffico di droga, dal 2015 si era trasferito da Castrovillari a Cassano allo Ionio e, secondo quanto si è appreso, era ritenuto dagli investigatori un esponente emergente della criminalità, mentre Romano era sì noto anche lui a carabinieri e polizia ma per piccoli fatti. L’ipotesi, dunque, è che la vittima designata dell’agguato fosse Greco. Ma perché i due erano insieme e cosa ci facevano in una zona di campagna? E come facevano gli assassini a sapere di poterli trovare in quel luogo? Tutte domande alle quali stanno cercando di dare risposte i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza che insieme ai colleghi della Compagnia di Corigliano conducono le indagini dopo i rilievi effettuati sul luogo dell’agguato dove sono intervenuti anche gli agenti della Squadra mobile di Cosenza. Domande che, allo stato, non sembrano destinate a trovare una rapida soluzione. Gli investigatori stanno anche sentendo i familiari delle vittime per cercare di ricostruire le loro ultime ore di vita. Ma la tipologia dell’agguato e le armi che sarebbero state usate lasciano propendere per un attacco studiato a tavolino e non frutto del caso o dell’improvvisazione. Sul luogo del duplice omicidio sono stati repertati decine di bossoli, segno evidente della volontà omicida e della preparazione di chi ha fatto fuoco contro Greco e Romano. I corpi delle vittime sono stati trasferiti nel cimitero di Cassano allo Ionio e tra domani sara’ effettuata l’autopsia. L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, che ieri ha compiuto un sopralluogo sul teatro del duplice omicidio, ma non è escluso che col passare delle ore il fascicolo possa essere trasferito alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, in considerazione delle modalità mafiose dell’agguato.