di Cristian Fiorentino

Nel caldo pomeriggio di venerdì 16 giugno ultimo saluto per il “Gigante Buono”. Presso la chiesa “Maria Santissima Immacolata”, infatti, si sono svolte le esequie di Salvatore Ruggeri.

Strappato alla vita tragicamente a soli 47 anni da un incidente autostradale, lo scorso martedì 11 giugno, Salvatore era molto conosciuto in città non solo per la sua attività imprenditoriale ma anche per la sua passione per le moto. Proprio il rombo dei motori e un corteo di moto e amici motociclisti, composto dai vari moto club cittadini e non solo, ha accompagnato il feretro dall’abitazione alla parrocchia. Gesto doveroso da parte dei centauri con cui il buon Salvatore condivideva la passione per le due ruote motorizzate. Coriglianese di adozione ma siciliano d’origine, Salvatore era conosciuto come il commerciante del sale e allo stesso tempo come membro attivo del moto club “I Bikers” di cui era cofondatore. Decine i moto raduni e moto cavalcate a cui aveva partecipato nel corso degli anni e altrettanti quelli che avevano organizzato in città insieme agli altri promotori. Di edizione in edizione le manifestazioni sono risultate sempre più curate nei minimi particolari, in alcuni anni anche per più giorni, con tanti partecipanti iscritti. Amava le moto ma anche il suo lavoro tanto da ideare da pietre di sale simpatici amuleti e veri e propri trofei. Indice della dedizione di Salvatore è stato il sentimento trascinante anche verso altri aspetti inerenti alle moto come la sicurezza e il codice della strada. Progetto a cui teneva tanto e promosso anche nelle scuole proprio per educare i più giovani ad un comportamento sano in sella alle proprie moto. Come non ricordare il “Babbo Natale” in moto con i doni elargiti ai più piccoli e più bisognosi. Tutti tratti in cui si poteva riconoscere Salvatore che dispensava sempre sorrisi, buonumore e sensibilità. Un “Gigante Buono” per l’appunto, non solo per la sua stazza, che con umiltà, sicurezza e onestà sapeva sempre avvicinare e dialogare con tutti. Salvatore Ruggeri lascia non solo l’amarezza tra i tanti conoscenti e amici ma anche e soprattutto un segno tangibile della sua bontà attraverso tutto ciò che ideava e creava che non sarà mai dimenticato. A margine del funerale, scortato in avvio come sempre dai fragori delle moto, il ritorno nella sua Barcellona Pozzo di Gotto dove il feretro sarà tumulato.                

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