Il Tribunale di Castrovillari in composizione monocratica, accogliendo le conclusioni dell’avvocato Vincenzo Palopoli, ha emesso una sentenza di assoluzione, ritenendo non sussistente il fatto contestato, nei confronti dell’imputato P.A. di Santa Sofia D’Epiro, accusato di violenza privata.
All’uomo erano stati contestati più episodi di violenza privata ai danni del fratello, che si sarebbero verificati in un contesto di grave conflittualità familiare inasprita anche dal fatto che i due vivessero in abitazioni contigue. Secondo le dichiarazioni della parte offesa, confluite nell’atto di denuncia querela, P.A. era accusato di aver volutamente parcheggiato le proprie autovetture in modo da ostruire l’ingresso alla proprietà del fratello e di aver lanciato contro di lui due grossi sassi, che non colpirono il bersaglio grazie allo spostamento repentino della vittima, minacciandolo di morte. E’ scaturito un procedimento penale dinanzi al Tribunale di Castrovillari nell’ambito del quale, in fase di istruttoria, sono state escusse le testimonianze della persona offesa, dell’imputato e di un teste della difesa. Terminata l’acquisizione probatoria, nel corso delle discussioni finali, il legale ha chiesto una sentenza di assoluzione per insussistenza del fatto. La difesa, in particolare, ha evidenziato come le dichiarazioni della persona offesa fossero inverosimili e contraddittorie, a differenza di quelle rese dall’imputato e dal teste citato a difesa che, negando gli addebiti accusatori, avevano fornito una ricostruzione alternativa della vicenda. Lo stesso Pubblico Ministero ha concluso la propria requisitoria chiedendo l’assoluzione, anche se con formula dubitativa. Il Tribunale, condividendo la tesi difensiva, ha emesso una sentenza assolutoria con formula ampia di insussistenza del fatto.