Primo caso a Corigliano-Rossano di cambio sesso, da uomo a uomo, a 27 anni. Un risultato importante nella sfera della difesa dei diritti che il Tribunale di Catsrovillari e la legge riconoscono.
In accoglimento della ricorso presentato dagli Avv.ti Pasquale Di Iacovo e Simona Di Iacovo, nella sentenza depositata il 10 maggio 2019 si legge “il Tribunale in accoglimento della domanda di A.G.: a) autorizza il medesimo all’effettuazione dell’intervento di riassegnazione chirurgica; b) ordina all’Ufficiale dello stato civile del Comune di Corigliano-Rossano di rettificare il sesso del predetto da maschile a femminile, assegnando al medesimo il nome di G.”. Durante il dibattimento in questi mesi il ventisettenne A.G. ha raccontato la sua vita dall’infanzia e dei cambiamenti che sentiva e viveva. Si legge in sentenza che “a dispetto del suo sesso maschile, si è sempre identificato col sesso femminile”. In buona sostanza sin da piccolo ha avvertito il cambiamento e, nonostante la società non fosse avvezza al cambiamento sociale, il ragazzo non si è sottratto a non riconoscere la sua diversità e a combattere per un giusto riconoscimento sociale e giuridico. Infatti davanti al giudice il ragazzo ha dichiarato di non avere remore a presentarsi da sempre in qualsiasi ambiente sociale con il nome femminile, a tenere comportamenti ed atteggiamenti da femmina, ad indossare abbigliamento di tipo femminile, di presentare una forte e determinata permanente identificazione con il genere femminile rispetto a cui la connotazione maschile ostacola il completamento della realizzazione della sua personalità. C’è anche da sottolineare che il giovane ha deciso di affrontare da solo la battaglia per vivere la sua vita in moto dignitoso e soprattutto felice. Raggiunta la maggiore età, lascia la casa e la famiglia, dove non era accolto per quello che il suo corpo e la sua mente esprimevano. Da alcuni anni ha avviato un trattamento ormonale ed intende sottoporsi a intervento chirurgico per adeguare i propri caratteri sessuali (genitali e mammari) a quelli femminili ed intende assumere il nome femminile di G. Alla giovane oggi finalmente riconosciuta dalla Legge e dallo Stato italiano, a tutti gli effetti, come cittadina di sesso femminile, mancava questo passaggio fondamentale per vivere la propria vita: diritto conquistato. Infatti scrive in sentenza il Tribunale che A.G. ha presentato una relazione medico-legale che “certifica un disturbo dell’identità di genere o transessualismo per il quale è espressamente prevista l’indicazione dell’intervento di riassegnazione chirurgica”. Una conquista civile, sociale per tutti quelli che come “G.” vogliono e desiderano vivere la vita senza doversi nascondere; oggi anche il Tribunale di Castrovillari ha fatto un passo in avanti riconoscendo il nuovo “status” al concittadino dell’area urbana coriglianese.