Gli allevamenti apistici della provincia e in particolare quelle postazioni presenti negli agrumeti dello Ionio cosentino al fine della produzione di miele di arancio sono attualmente sotto la lente di ingrandimento
degli specialisti in malattie infettive e diffusive esperti in campo apistico dell’Asp di Cosenza del servizio veterinario Area " A del "Distretto Ionio Nord Corigliano” congiuntamente ai Carabinieri forestali competenti per territorio. Infatti nei giorni scorsi si è proceduto al sequestro fiduciario di due postazioni nel territorio di Rocca Imperiale per irregolarità nelle procedure che regolano la movimentazione da territori infetti e territori regionali verso la Calabria. E’ nota l'attuale misura restrittiva sulla movimentazione delle api, secondo la quale, per poter effettuare ciò è necessaria in maniera preventiva la visita sanitaria, perché solo all’esito di ciò le arnie potranno essere movimentate dal territorio nazionale verso la Calabria e la Sicilia e viceversa, secondo le norme attuali. Queste precauzioni di natura sanitaria sono molto importanti in quanto oggi gioca un ruolo fondamentale oltre che la varroa (che è una malattia infettiva) anche l'aethina tumida la quale arreca grossi danni alla produzione del miele (Aethina tumida è un coleottero che infesta gli alveari, esotico nell’Unione europea, in grado di determinare notevoli danni, dalla distruzione dei favi alla fermentazione del miele e al collasso della colonia), creando seri problemi al rapporto ambiente-uomo-mondo apistico, fondamentale per la nostra sopravvivenza.