Tre incendi in dieci giorni, tre episodi ravvicinati che hanno colpito una delle più grandi strutture ricettive della Calabria che dà lavoro a 500 persone, un’escalation di cui ancora non si conosce la matrice. “Credo che con questi atti, qualsiasi sia l’origine, si voglia andare oltre il singolo imprenditore e colpire un intero territorio.
L’intento – sottolinea all’Adnkronos l’imprenditore Luigi Sauve, proprietario del Minerva Club Resort nella Sibaritide, che lancia un appello al ministro dell’Interno Matteo Salvini – appare quello di deprimere l’economia del territorio e più in generale colpire il turismo in Calabria”. Il primo episodio si è verificato nella notte tra il 28 e 29 dicembre quando ignoti hanno dato fuoco a una sala dove era prevista una cerimonia, a seguire il 5 gennaio è stata data alle fiamme l’auto di collaboratore della struttura, per arrivare all’incendio il 9 gennaio della lavanderia del villaggio turistico che ha impegnato i vigili del fuoco per quasi 10 ore. Fatti che sono oggetto anche di un’interrogazione parlamentare diretta al ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Episodi importanti che in questi 20 anni di attività non avevamo mai registrato – spiega l’imprenditore – Questa volta si è voluto colpire il cuore del resort puntando sulle strutture nevralgiche”. Dopo questi fatti, però, denuncia Sauve, “sia dal punto di vista mediatico che delle istituzioni centrali è calato il silenzio. Ho pensato anche di cambiare il nome del Resort in ‘Pizzeria Sorbilllo’ considerata l’attenzione ricevuta sia dai media che dalla politica. Lì per 9 dipendenti si è mosso il mondo, incluso Salvini, mentre qui per 500 dipendenti siamo stati ignorati, ad eccezione della visita del presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra, che ringrazio ancora per l’unica boccata d’ossigeno arrivati”.