Rossano: Viale Sant'Angelo- alluvione estate 2015

di Salvatore Martino
Le numerose e abbondanti piogge cadute, nelle ultime settimane, su tutto il territorio nazionale hanno provocato danni incredibili, e rivelato una fragilità ambientale davvero preoccupante. Accanto agli allagamenti, alle frane, alle strade sventrate, ai ponti crollati, alle case inondate e distrutte dall’acqua, negli ultimi temi, si stanno aggiungendo perdite significative di vite umane

che una società come la nostra, dotata di conoscenze scientifiche, di strumentazioni tecnologiche e di capacità di previsione dei fenomeni, non dovrebbe assolutamente permettersi. Purtroppo, l’incuria, l’inosservanza delle leggi, la mancata vigilanza e la connivenza, spesso evidente, delle istituzioni rispetto al deturpamento e al degrado ambientale, costituiscono le vere cause di un fenomeno che è destinato a crescere ulteriormente e a determinare situazioni di pericolosità ancora più estreme. Ormai, questi eventi stanno creando, tra la gente, una sorta di psicosi e di panico per ogni minaccia di pioggia.

Corigliano Calabro: Via Nazionale - alluvione estate 2015

È inutile nasconderlo, la maggior parte delle aree a rischio sono quelle che, negli anni, sono state deturpate dall’intervento scellerato e criminale dell’uomo. Ci troviamo di fronte ad un territorio nazionale non protetto a norma di legge, ma continuamente profanato da interventi criminali e stuprato da interessi che, ancora una volta, non hanno nulla anche fare col bene della collettività. Persino Papa Francesco è più volte intervenuto sull’argomento, sollecitando l’uomo a comportamenti più consoni al suo ruolo di tutore e di difensore dell’ambiente.

Il problema, sicuramente più ampio e globale, investe l’intero pianeta, ma proprio per questo, occorre mettere in atto delle strategie educative, partendo dalla famiglia e dalla scuola, che spingano l’uomo al rispetto e non al fraudolento degrado della natura.

L’uomo non può e non deve sentirsi onnipotente rispetto ad essa, non può e non deve asservirla indiscriminatamente ai propri interessi, non può pretendere di modificarla secondo i suoi fini, ma deve rispettarla e tutelarla perché il rischio che essa si possa ritorcere pericolosamente contro l’uomo è ormai provato e verificato.

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