Avevano pensato di guadagnare bene i malviventi su un cellulare smarrito, chiedendo alla vittima una congrua cifra di denaro da dividere in tre. L’intervento della polizia li ha braccati al momento dello scambio in un parcheggio di un supermercato.

 Sono in tre S.V.G. di anni 51, P.N. di anni 25 e N.V. di anni 41 accusati di estorsione, tutti cittadini rumeni. Nei giorni scorsi una donna aveva contattato la sala operativa del 113 denunciando una richiesta estorsiva da persone a lei sconosciute. I detective del commissariato di Rossano, diretto dal commissario capo Massaro, hanno nell’immediatezza dei fatti avviato una indagine. Sentita la donna a sommarie informazioni, hanno ricostruito gli ultimi accadimenti. Il figlio della donna avrebbe smarrito il cellulare. I tre rumeni, rinvenuto l’apparecchio telefonico avrebbero cercato e trovato, nella rubrica, il numero sotto la dicitura “mamma” a cui chiamare per effettuare la richiesta estorsiva. Alla donna avrebbero chiesto di portare una somma consistente (perchè sarebbe stata divisa fra tre persone) se avesse voluto indietro il cellulare. Un seconda telefonata, poi, avrebbe fissato il luogo dell’appuntamento presso il parcheggio di un supermercato del centro di Rossano. I detective hanno rassicurato la vittima della presenza della polizia di Stato al momento dello scambio, organizzando la trappola nella quale sono caduti gli estorsori. Infatti, la donna si è presentata all’appuntamento e dopo qualche minuto è stata avvicinata dai tre rumeni. Dopo aver scambiato qualche parola sulla somma da pagare, la donna ha tirato fuori dalla borsa dei soldi finiti nelle tasche dei rumeni. E’ in quel momento che i detective sono entrati in azione bloccando i tre malviventi, arrestati in flagranza di reato con l’accusa di estorsione. La Procura, in attesa di giudizio ne ha disposto la libertà. 

Crediti