Era accusato di aver danneggiato un infisso e di essersi introdotto all’interno dell’abitazione, dove si sarebbe impossessato di vari monili in argento, quadri antichi e altri oggetti tra cui un televisore ed un lettore dvd.
Si conclude con una sentenza di assoluzione il processo a carico di S.F.S., pluripregiudicato rossanese, difeso dal penalista avvocato Francesco Nicoletti. Il giovane era accusato, in concorso con altri soggetti rimasti ignoti, di essersi introdotto in una abitazione di Rossano usando violenza sulle cose. Nello specifico, gli si contestava di aver danneggiato un infisso e di essersi introdotto all’interno dell’abitazione, dove si sarebbe impossessato di vari monili in argento, quadri antichi e altri oggetti tra cui un televisore ed un lettore dvd. All’imputato si contestava inoltre l’aggravante di aver commesso il fatto approfittando delle circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa. Nel corso dell’espletamento di un servizio di pattuglia automontata con compiti specifici i militari sono stati contattati dalla Centrale Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Rossano che disponeva loro di recarsi presso un’abitazione in cui era stato segnalato un furto. Giunti sul posto gli operanti hanno constatato che tutte le stanze dell’abitazione erano state messe a soqquadro in quanto alcuni malfattori si erano introdotti nell’immobile mediante effrazione della finestra della stanza da letto. Nel corso delle operazioni di sopralluogo, nella parte retrostante dell’abitazione, i militari hanno rinvenuto una telecamera a circuito chiuso, facente parte di un sistema di videosorveglianza. Visionate immediatamente le registrazioni, i militari hanno notato un individuo aggirarsi con fare sospetto nella parte retrostante dell’abitazione interessata dal furto, che confabulava con altro soggetto non inquadrato dalla telecamera. L’individuo sospetto veniva immediatamente identificato nell’imputato. Recatisi presso l’abitazione di S.F.S., i carabinieri hanno effettuato una perquisizione domiciliare accertando che l’abbigliamento indossato dall’individuo ripreso nelle immagini della telecamera era lo stesso di quello rinvenuto nella stanza da letto dell’imputato, peraltro gravato da precedenti specifici proprio per furti in appartamento. Nel corso del processo a carico dell’imputato sono stati escussi i militari che avevano effettuato l’attività dì indagine, i quali hanno confermato ogni singolo aspetto. In sede di discussioni finali, il P.M. ha formulato una richiesta di pena pari ad anni 3 di Reclusione. Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato difensore Francesco Nicoletti, ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti del rossanese S.F.S.