In quattro hanno “ammanettato” con fascette di plastica un dipendente per poi darsi alla fuga con il magro bottino. Pare si tratterebbe di una banda campana.

I militari dell’Arma lavorano sulle impronte lasciate dalla banda.  Assaltata la Banca Sviluppo Credito Cooperativa a Corigliano Scalo in orario di chiusura intorno alle 15 del pomeriggio di ieri. All’interno ancora qualche cliente ed i dipendenti. La banda è entrata in azione con il volto travisato da calze. Uno dei quattro è rimasto fuori l’istituto di credito con funzioni di palo per allertare i compagni qualora qualcosa si mettesse male. Gli altri tre complici sono entrati disarmati e, solo intimidendo i presenti sono riusciti a portare via i soldi che ancora non erano stati messi al sicuro nella cassaforte a tempo. Minacce verbali, di stare fermi, di non muoversi altrimenti sarebbero passati alle maniere forti. Questo è bastata perchè la banda potesse mettere in atto il crimine. Nessun ferito si è registrato, solo tanta paura e il “buon senso” di non muoversi fino a quando una volta in fuga non hanno dato l’allarme dalla banca. Un dipendente è stato ammanettato con delle fascette di plastica, utilizzate in genere per lavori edili e termoelettrici, e indotto a consegnare il denaro. Sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma della compagnia di Corigliano che hanno sentito alcuni testimoni. I militari dell'Arma hanno sequestrato i filmati della videosorveglianza e individuato e prelevato le impronte lasciate dai rapinatori. Le indagini sono a buon punto. Sembra che la banda sia di origini campane e che comunque peccherebbe di una certa "inesperienza". 

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