L’episodio riferito dal Sappe. L’uomo avrebbe usato il letto per scardinare una sbarra. Colpito un agente.

L’obiettivo della violenza era un altro recluso. Un detenuto nel carcere di Castrovillari, nei giorni scorsi, ha procurato notevoli danni aggredendo anche il personale della polizia penitenziaria. Lo rendono noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale. L’uomo, hanno riferito, «probabilmente con qualche problema di natura psichiatrica, ma anche dotato di particolare pericolosità, ha quasi distrutto la camera detentiva: ha deformato la porta blindata, ha smontato il letto, saldato a terra, usandolo come leva per scardinare una sbarra della finestra. Ha anche aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria sottraendogli le chiavi del reparto al fine di aggredire un altro detenuto, vero obiettivo del pericoloso criminale, peraltro noto alle cronache, per il grave episodio delittuoso per il quale si trova in carcere». L’accaduto, affermano i sindacalisti del Sappe, «ha tenuto impegnata la polizia penitenziaria per lungo tempo e solo grazie alla professionalità del personale non ha avuto conseguenze peggiori. Chiediamo che a questo personale venga dato il giusto riconoscimento professionale, ma soprattutto l’amministrazione e la politica avviino un adeguato percorso di riorganizzazione delle carceri. Dal 2016 al 2017 le colluttazioni e le aggressioni a danno del personale di polizia penitenziaria sono passate da circa 8500 a oltre 9500».

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