Una condanna dura quella emessa dalla Corte d’Assise di Cosenza. Brogno è accusato di omicidio pluriaggravato. L’accusa aveva chiesto 26 anni di carcere.

Ieri in Corte d’Assise nel Tribunale di Cosenza, si è concluso il primo step di un processo che vede un uomo di 80 anni condannato a 24 anni di carcere con l’accusa di omicidio pluriaggravato nei confronti della badante di origini bulgare. La difesa rappresentata dagli avvocati Angelo Pugliese e Raffaele Rigoli nella discussione che ha chiuso il ciclo processuale, ha illustrato le varie falle emerse durante l’istruttoria dibattimentale; falle formate dai sopralluoghi effettuati e dalle dichiarazioni dei vari teste che si sono susseguiti nell’arco dei mesi durante le varie udienze. La Corte d’Assise presieduta dal giudice Garofalo, nel primo pomeriggio ha pronunciato la sentenza di condanna per l’80enne, attualmente detenuto in carcere. La difesa fa sapere che ricorrerà in appello.  Angelo Brogno, l’8 luglio del 2016 fu trovato dai sanitari del 118 vicino una panchina di casa, sanguinante e con molte ferite da taglio al petto e, poco distante, il corpo della badante, la bulgara N.T. all’epoca dei fatti 50enne. In casa, la cucina era completamente coperta di sangue poi rivelatosi appartenere alla vittima.

 

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