Ai domiciliari per droga, aggredisce la convivente e armato con coltelli minaccia di suicidarsi.

Nel delirio distrugge la casa e incendia i suppellettili. La nonna immobilizzata a letto rischia la vita. Ha 28 anni L.F., finito ai domiciliati insieme alla convivente per detenzione e spaccio di droga da meno di 48 ore. Abita in contrada Santa Venere a Castrovillari, in una casa rurale di proprietà dei genitori della sua compagna. Un posto alla periferia della città. In casa vive anche la nonna della ragazza, una donna anziana di 91 anni ormai immobilizzata a letto da tempo. Qualcosa nella mente del 28enne lo porta a diventare più aggressivo del solito. Forse una discussione interna, dissidi familiari, la nuova situazione familiare venutasi a creare e la privazione della libertà, nel primo pomeriggio di ieri, al culmine dell’ennesima discussione il 28enne aggredisce la compagna colpendola con un pugno in faccia. Poi armato di due coltelli da cucina minaccia lei e i genitori e li obbliga ad uscire da casa. Vuole suicidarsi e si barrica in casa. La furia di quegli attimi lo portano a distruggere gran parte della casa e a dare fuoco ai suppellettili gettandoli nel camino. Il fuoco inizia a bruciare e la casa in pochi attimi si riempie di fumo. L’istinto di sopravvivenza prevale su quello suicida e il 28enne si precipita fuori di casa ancora armato di coltelli. Nel frattempo i genitori della ragazza allertano il 112. I carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Castrovillari, diretta dal capitano Giovanni Caruso, si dirigono a sirene spiegate in contrada Santa Venere. Davanti a loro si presenta la scena descritta al numero di soccorso: il fumo fuoriusciva copioso dall’abitazione. Da qui la richiesta di aiuto perchè all’interno era rimasta l’anziana donna. I militari dell’Arma sono intervenuti nell’immediato. Sfondano la porta ed entrato nell’abitazione. Riescono a trovare l’anziana immobilizzata a letto e portarla fuori di casa, salvandola. Sul posto i sanitari del 118 prendono in cura la 91enne. Il giovane ancora armato non ha smesso di minacciare il suicidio. Agitato, grida e mostra i due coltelli. I carabinieri iniziano a parlargli per distrarlo e avvicinarsi. Una volta giunti vicino al ragazzo lo bloccano. Il 28enne reagisce e si oppone, strappa la divisa ad un militare, ma i suoi tentativi sono vani. Disarmato e immobilizzato, i sanitari del 118 lo sedano. Insieme all’anziana e alla ragazza aggredita viene trasportato in ospedale. Dopo tre ore di intervento, i carabinieri riescono a salvare l’anziana, a spegnere l’incendio ancora in uno stadio iniziale e a bloccare il giovane suicida arrestato con l’accusa di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento seguito da incendio.

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