Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto un uomo per il reato di porto abusivo di un arma comune da sparo.

Nello specifico i militari della Tenenza di Cassano all’Ionio effettuavano un controllo presso l’abitazione ai sensi dell’art. 38 T.U.L.P.S. presso la casa di un italiano sita in Contrada Bruscata Piccola, per controllare che detenesse secondo i criteri imposti dalla legge le armi dichiarate. Arrivati presso l’abitazione, il proprietario non veniva trovato in casa, ma dopo essere stato avvertito sul cellulare da un vicino, accorreva sul posto con la propria autovettura privata ed un marsupio a tracollo. Reso edotto delle motivazioni della presenza dei Carabinieri, si procedeva ad un minuzioso controllo delle armi, custodite all’interno di un armadio metallico sito nella camera da letto e chiuso a chiave. Una volta aperto e dopo aver messo le armi in sicurezza, si procedeva all’ispezione dei fucili e delle pistole ivi contenute. Ben presto saltava agli occhi dei militari l’assenza di una pistola dichiarata e risultante dalla documentazione in possesso dei Carabinieri. Nello stesso frangente il titolare, con un gesto del tutto maldestro, tentava di sfilare un revolver Smith&Wesson cal. 3,57 Magnum dal marsupio con cui era sopraggiunto sul posto e di riporre la stessa all’interno dell’armadio. Ma l’azione veniva immediatamente notata dai militari cassanesi, che fermavano l’uomo e dopo essersi impossessati della pistola, la disarmavano. Infatti si appurava che la stessa era carica con 6 cartucce nel serbatoio. Il revolver in oggetto, che era quello mancante tra le armi regolarmente detenute presso l’abitazione, non poteva essere portato al di fuori della stessa, in quanto l’uomo non deteneva il titolo autorizzativo di riferimento, infatti il porto della pistola per difesa personale era scaduto. Sia la pistola che le cartucce venivano sottoposte a sequestro penale. A seguito degli elementi accertati, M.G., 58 enne di San Giorgio Albanese, ma residente da lungo tempo a Cassano all’Ionio, incensurato, veniva tratto in arresto per porto d’armi abusivo. Lo stesso, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, coordinata dal Dott. Eugenio Facciolla, veniva sottoposto al regime restrittivo degli arresti domiciliari, in attesa di essere processato con rito direttissimo presso le aule del Tribunale di Castrovillari.

 

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