La Redazione
Una condanna a vent’anni in abbreviato e due assoluzioni. Questa la sentenza del gup di Catanzaro sul duplice omicidio Pepe-Fioravante avvenuto il 3 ottobre del 2003.
Per il fatto di sangue, commesso lungo la strada provinciale Cassano-Lauropoli, è stato condannato a 20 anni di reclusione Antonio Forastefano per il quale la pubblica accusa, nonostante il suo status di collaboratore di giustizia, aveva chiesto l’ergastolo. Assolti Andrea Martucci, (anche per lui era stato invocato l’ergastolo) e Bruno Emanuele per il quale era stata chiesta l’assoluzione già in sede di requisitoria. Secondo l’accusa l’ex boss del clan di Cassano, Antonio Forastefano, avrebbe organizzato l’agguato nei confronti di Fioravante Abbruzzese, capo dell’omonimo clan degli zingari, e di Eduardo Pepe, ai vertici della mala di Cassano. Lo scopo era quello di garantire ai Forastefano l’egemonia sul territorio della Piana di Sibari. Antonio Forastefano avrebbe procurato le armi e l’auto per l’agguato al quale avrebbe anche partecipato attivamente. Quindi il 3 ottobre del 2003 una Lancia Thema con a bordo i killer a volto coperto avrebbe affiancato la Smart sulla quale viaggiavano le vittime facendo partire raffiche di doppietta calibro 12, e di pistola calibro 9. Alla fine della tragica corsa il colpo di grazia con una pistola 9X19.{jcomments on}