Statale 106, riattivare subito il tavolo permanente dei sindaci della Sibaritide, insediato nel settembre 2014, affinché si dia un segnale forte, autorevole ed istituzionale al Governo sulla necessità di procedere all’apertura immediata dei cantieri del Terzo Megalotto.
Da qui, poi, per iniziare una forte pressione territoriale sulla Regione, sul Ministero delle Infrastrutture e sulla Commissione europea perché si dia inizio all’iter propedeutico e definitivo per la realizzazione del raddoppio stradale sull’asse Sibari-Corigliano-Rossano-Crosia Mirto. È questo l’appello del presidente del movimento “Corigliano-Rossano Prima di Tutto”, già sindaco dell’estinto comune di Rossano, Giuseppe Antoniotti, al Primo cittadino Flavio Stasi in vista del prossimo Consiglio comunale del prossimo Lunedì 29 Luglio, convocato per discutere anche dei ritardi per la realizzazione del Terzo Megalotto della Statale 106. Nel settembre del 2014 – ricorda ancora Antoniotti - accogliendo la proposta del presidente dell’associazione Basta Vittime sulla Statale 106, Fabio Pugliese, convocai il primo tavolo permanente dei sindaci della Sibaritide. E uno dei primi atti prodotti da quel gruppo di primi cittadino del territorio ionico fu quello di produrre una mole considerevole di delibere consiliari, oltre una trentina, che evidenziavano la preoccupazione dei territori sulle condizioni di sicurezza della statale e la necessità di procedere all’inizio dell’ammodernamento dell’arteria ionica anche nel tratto calabrese. Bene, fu anche quell’azione corale delle istituzioni locali, che diede un importante input all’accelerazione delle procedure progettuali e realizzative di quello che oggi si appresta il cantiere del terzo megalotto Sibari-Roseto. Un’opera questa – scandisce Antoniotti – che, oggi come allora, le popolazioni del nostro territorio e della terza città della Calabria auspicano che venga realizzata per contribuire ad innescare l’atteso processo di crescita e sviluppo dell’Alto Jonio calabrese. E risulta incomprensibile come il Governo, che a Corigliano-Rossano conta ben 4 parlamentari di maggioranza, non si sia ancora determinato nel dare tempi certi alla cantierizzazione dell’opera, nonostante ci siano già i soldi stanziati e le procedure d’appalto siano state completate. Giusto, allora, chiedersi perché questi ritardi e bene ha fatto l’opposizione consiliare a chiedere di discutere nella pubblica assemblea del tema per capire anche quale è la posizione dell’attuale Amministrazione comunale rispetto all’ammodernamento della Sibari-Roseto, considerata l’influenza che oggi può e deve avere la nuova città di Corigliano-Rossano sulle dinamiche d’investimento pubblico in Calabria. Nei giorni scorsi, inoltre – prosegue l’ex primo cittadino di Rossano – abbiamo appreso che il sindaco di Corigliano-Rossano ha incontrato la dirigenza regionale di Anas per discutere della nuova cartellonistica stradale che contempli la dicitura della nuova città e i suoi percorsi. E nel contesto dell’incontro è stato prospettato anche il progetto di ammodernamento della SS106 nel tratto Sibari-Corigliano-Rossano. Non sappiamo cosa preveda ad oggi questo progetto ma l’invito al sindaco Stasi è quello di tener fede al progetto preliminare approvato attorno al 2000 dai Consigli comunali del territorio e ampiamente discusso e concertato dalle Amministrazioni comunali dell’epoca con Anas. Quel tracciato è l’unico che al momento potrebbe avere una reale fattibilità con la possibilità di essere finanziato in virtù anche – conclude Antoniotti - delle mutate esigenze che oggi interessano Corigliano-Rossano.
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