di Francesco Caputo

Due settimane al voto, campagna elettorale nel momento più “caldo”, da registrare l’impegno dei candidati a sindaco e di qualche candidato al consiglio comunale (pochi purtroppo), mentre gli altri sono impegnati a fare i selfie  e a confondersi nelle polemiche e le solite “dicerie” da piazza, soprattutto nei confronti di alcuni giovani,

“colpevoli”, secondo  qualcuno, di essere figli, nipoti di persone che hanno avuto problemi  con la giustizia o che in passato hanno amministrato Corigliano o Rossano. I colpevoli è giusto che paghino e la magistratura arriva sempre a punire i colpevoli, ma processare “dei giovani” solo per il fatto di portare un cognome è davvero un atto spregevole. Questo  viene scritto dai cosiddetti intellettuali “ipocritii” di questa Città, che si annidano in una o nell’altra lista in attesa di capire chi sia il cavallo vincente per salirci sopra e che prima di  “romperci” le scatole, con i loro post e articoli, dovrebbero imparare il rispetto e la dignità umana, ricordando il motto sempre attuale: “chi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Parliamo di programmi, di contenuti, dalla sanità all’urbanistica, parliamo davvero dei problemi dei giovani, degli anziani, di tutte le fasce deboli. Il 26 maggio sia, prima di tutto, festa della democrazia e delle legalità. Con i migliori auguri ai Signori Graziano, Promenzio e Stasi per il loro cammino. #ideeperlamiacittà #coriglianorossano.

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