Comunicato stampa
Da qualche tempo mi capita, per lavoro e non solo, di ascoltare situazioni particolari che riguardano il mondo della scuola. Tralasciamo la questione vaccini ed i certificati che,indebitamente, vengono richiesti alle famiglie e/o ai medici di famiglia e pediatri di base.
E' una nuova norma e ci sta la confusione. Nel corso degli anni scorsi ho seguito la vicenda degli assistenti fisici scolastici e più volte mi è capitato di ascoltare di pretestuose ingerenze dei singoli dirigenti delle scuole sull'assegnazione dei posti (non sono di competenza loro ma del comune e delle cooperative che vincono la gara d'appalto) e sulle modalità con cui viene svolto il servizio. La stessa conclusione lascerebbe molte perplessità come anche la vicenda legate allo stesso servizio a Rossano. Più volte capita anche che per questioni di normale buon senso (ad esempio un bimbo che non mangia formaggio) si richiedono certificati che esulano, appunto, il normale rapporto tra scuola e famiglia. Eccesso di regole? Burocrazia esasperata? Severità e/o convinzione che bisogna imporre modelli di comportamento alimentare ai bambini? Tutto può essere... nel rispetto dei limiti del buon senso. Imporre ad un bambino una pietanza che non gradisce solo perché la ditta che serve i pasti non può modificare la dieta per un solo caso non è "educazione alimentare" ma idiozia pura e semplice. In queste ore però mi capita un caso, che spero sia solo una causalità e/o una incomprensione: sembrerebbe che in un plesso scolastico del centro storico, dopo la ricreazione, sia impedita l'accesso ai servizi igienici ai minori perché si effettuano le pulizie. Per ovviare a questa situazione occorrerebbe presentare un certificato che attesti il bisogno del minore di usufruire dei servizi a causa di un problema medico. Tralasciando la situazione specifica...ma veramente un bimbo di circa dieci anni deve avere bisogno di un certificato medico per andare al bagno dopo le 10.30? E veramente il motivo è l'effettuazione delle pulizie del bagno della scuola? Oppure, come spero, dando per scontato che un genitore non menta su questo, è un suggerimento del personale ausiliario? Spero che si tratti tutto di un equivoco e che nessuno possa pensare che dei bambini di scuola elementare siano degli pseudomilitari da inquadrare in abitudini ed orari rigidamente precostituiti...perché credo che dovrebbe valere la regola del "quando scappa...scappa"...