Condivido con voi le parole del Vangelo di questa domenica, nella speranza che vi siano di conforto e vi facciano forza in questi giorni dedicati alla commemorazione dei nostri cari che non sono più qui con noi:

Ti amo, Signore, mia forza,

Signore mia roccia, mia fortezza,

mio liberatore

Mc 12, 28a.c-34

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Ecco com’è Dio. L’unico su cui possiamo contare. Saperlo con chiarezza rischiara il cammino e evita di lasciarci impantanati in fatiche e delusioni inutili. È lui che rassicura, che permette di uscire vincitori da ogni buona battaglia, che è nostro alleato in ogni passo, per quanto incerto e incapace di darsi da sé la direzione. Come potremmo non amarlo, quando sentiamo la sua mano che ci sostiene, il suo sguardo di tenerezza che incoraggia noi, così immeritevoli? Confidando nelle nostre capacità ci rende forti e si compiace della nostra riuscita. Con questa certezza accogliamo il nostro vivere, in ogni suo aspetto, in ogni sua piccola morte, nell’appartenenza alla vita di Dio, che ci ha amati per primo, perché non fossimo mai perduti. Come non rispondere a un amore così grande?

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