di Rosella Librandi Tavernise

Dal 2006, ogni anno, il 16 Ottobre si celebra la Giornata Mondiale del Pane, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Nella nostra dieta il pane e altri carboidrati sono la fonte principale di energia e dovrebbero occuparne il 60% dell’introito giornaliero. Il poeta Giovanni Pascoli nella poesia “Il tesoro” parla del lavoro nei campi e del risultato di tale lavoro: “Il grano”. Francesco Pastonchi scrive la poesia “Il pane” che può essere considerata la continuazione della poesia di Pascoli. Leggiamole:

Il tesoro

Quanto a tesori, un’altra se ne narra.

C’era una volta un vecchio contadino

che aveva un suo campetto e la sua marra

e tre figlioli. Giunto al lumicino

volle i suoi tre figlioli accanto al letto:

“Ragazzi” disse “vado al mio destino;

ma vi lascio un tesoro, è nel campetto…”.

E non potè più dir altro, o non volle.

A mente i figli tennero il suo detto.

Quando fu morto, quelli il piano e il colle

vangano, vangano, vangano, invano;

voltano al sole e tritano le zolle:

nulla! Ma pel raccolto, quando il grano

vinse i granai, lo videro, il tesoro

che aveva detto il vecchio: era in lor mano:

era la vanga dalla punta d’oro.

 

Il pane

Pane, ti spezzan gli umili ogni giorno,

lieti se già non manchi alla dispensa.

A lor quale più sacra ricompensa

Di te, che giungi fervido dal forno?

Come biondeggi al desco disadorno,

così tra vasi d'oro; in te si addensa

ogni ricchezza, e la più bella mensa

di tua ruvida veste non ha scorno.

Figlio del sole, tu ne porti un raggio

in ogni casa, e a chi di te procaccia

onestamente, illumini la fronte.

Ma più risplendi, quando nel viaggio,

stanco, il mendico dalla sua bisaccia

ti trae, sedendo al margine di un fonte.

Crediti