Nel Vangelo di questa settimana parliamo di relazioni. Il nostro cammino di fede ci invita a guardare sempre all’esempio di Gesù, che dialoga con ogni cuore per ricondurci alla volontà del Padre.

 

Anche l’unione tra uomo e donna è chiamata ad essere un segno di fedeltà e amore senza termine, radicato nella grazia di Dio.

Non è bene

che l'uomo sia solo:

gli voglio fare un aiuto

che gli sia simile

Mc 10, 2-16

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 Gesù dialoga sempre con ogni persona per far emergere ciò che abita il cuore e per condurre alla verità. Con i farisei le dispute non mancano; il Signore non si sottrae al confronto e tenta di ricondurli alla volontà di Dio, di cui la legge dovrebbe essere espressione. Ma spesso le norme sono scritte per correggere le deviazioni e per arginare la durezza dei cuori. Gesù illumina il fondamento della legge mosaica, rivela l’intenzione del Padre: l’unione e non la separazione, la comunione e non la solitudine. Così come in Dio vi è un’alleanza eterna d’amore, una comunione interpersonale, così dovrebbe essere tra Dio e gli uomini e tra uomo e donna. Un’alleanza sponsale non è a termine, non è soggetta alle bufere emotive, ma si fonda sulla fedeltà a un legame scelto e nutrito dall’amore di Dio.

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