Fonte: Comunicato stampa
Di seguito la lettera che nel pomeriggio di venerdì 5 gennaio 2024, come ‘Coordinamento giù le mani dal Porto di Corigliano Calabro‘ abbiamo inviato al presidente della Regione Calabria, Occhiuto.
Se è vero, come è vero, che Occhiuto è il presidente di tutta la Calabria la sua risposta non tarderà ad arrivare. Vi terremo aggiornati.
“LETTERA APERTA
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA ON.LE ROBERTO OCCHIUTO, IN MERITO ALL’ INSEDIAMENTO DELLA SOCIETÀ AMERICANA BAKER HUGES NEL PORTO DI CORIGLIANO, CITTÀ DI CORIGLIANO ROSSANO.
Egregio Signor Presidente, ci rivolgiamo a Lei in qualità di governatore della nostra Regione, che ne detiene le sorti. Ѐ appena terminato l’anno, l’abbiamo vista brindare al 2024 da Crotone, ce ne siamo rallegrati, ma noi del comitato ‘Giù le mani dal porto di Corigliano Calabro’, non siamo riusciti ad alzare i calici con leggerezza. Grava sul nostro animo il peso delle sue scelte, sostenute dai consiglieri regionali, soprattutto da quelli del nostro comprensorio. Siamo un nutrito gruppo di cittadini, che si è autodeterminato con l’obiettivo di fermare l’infelice investimento che la Società americana Baker Huges intende realizzare nel nostro porto, con l’assenso dell’Autorità di Sistema Portuale dei mari Tirreno meridionale e Jonio. Sono mesi che come coordinamento ci incontriamo, confrontiamo in più momenti, abbiamo coinvolto la popolazione e stiamo cercando di capire le ragioni di questa Sua scelta pro BH, ma francamente, non ne abbiamo riscontrato nessuna. Ci saremmo aspettati che Lei all’inizio di questa proposta, incontrasse almeno la popolazione, che ascoltasse la cittadinanza e la marineria, (una delle più grandi flotte del Sud) prima di decidere le sorti del porto di Corigliano Calabro, di Schiavonea, della città di Corigliano Rossano e della Sibaritide..Eppure Lei conosce bene Corigliano Rossano, c’è stato tante volte. Avvertiamo tanta amarezza per l’indifferenza con cui è stata trattata e continua a esserlo tutta la vicenda. Ma lei lo sa che il porto è inserito dentro la città, precisamente a Schiavonea? Lo sa quanti bambini abitano a Rivabella, quartiere di Schiavonea, attaccato al porto? Anche lei ha famiglia, sinceramente vivrebbe lì? Manderebbe i suoi figli a lavorare lì nella BH? E il porto l’ha mai visto quando accoglieva i migranti e mentre i cittadini accorrevano con coperte e aiuti? E il porto l’ha mai visto quando accoglie i nostri pescatori che si riparano dalle tempeste in mare? Forse prima di scegliere il futuro di una città, sarebbe necessario e opportuno fare un giro, parlare con gli abitanti, cogliere il valore della realtà, che nella fattispecie si vuole donare impunemente. Ma i governanti credono di sapere tutto, di poter gestire i territori e la vita altrui, ignorando i luoghi, la vita sociale, economica, culturale e umana che satellita intorno a realtà come Schiavonea. Abbiamo preso atto e dovrebbe farlo anche Lei, che il nostro sindaco Flavio Stasi in sede di conferenza dei servizi ha sollevato numerose e importanti eccezioni, che lo hanno portato ad esprimere parere sfavorevole a questo (nefasto) progetto, e che altri sindaci di comuni limitrofi si siano dichiarati contrari allo stesso progetto. Egregio governatore ne prenda atto. Eppure chi dovrebbe proteggere i nostri luoghi sono proprio i grandi governanti, gli stessi che si sono preoccupati solo di stringere la mano a chi ha il potere del dio denaro. Ci parlano di posti di lavoro... ma davvero la dignità e la salute si possono barattare e mercificare? Il nostro coordinamento è costituito da cittadini, esperti, tecnici, ingegneri, docenti, architetti, biologi, avvocati... gente che ha a cuore la salute, il futuro dei giovani e del mare, giacché il mare è il nostro segno distintivo che onora i padri pescatori e i turisti. Si, ci saremmo aspettati una visita, non come quella prevista a gennaio a cose fatte. Noi non molleremo la nostra battaglia fin quando non ci sarà anche il SUO NO definitivo all’insediamento industriale nel nostro porto. La vocazione del nostro porto sancita anche nel nuovo PSA è di supporto ai pescatori e allo sviluppo del turismo e dell’economia. Tra l’altro, mai come in questo momento, sul porto insistono due importanti progetti:
- Prossima apertura del cantiere di alaggio e varo;
- Banchina per le navi da crociera (finanziata proprio dalla Regione, il cui progetto è a buon punto).
A chi afferma che il nostro Porto è fallito e non ha idee su come utilizzarlo, rispondiamo prontamente che noi le proposte le abbiamo e siamo disposte ad illustrarle e difenderle con i denti.
E poi, egregio governatore, che tristezza vedere mortificata la Calabria Jonica, nessun investimento nei trasporti, (ci hanno tolto anche l’alta velocità) il Tribunale chiuso e la delinquenza che avanza.
MA CHE DISEGNO C’È DIETRO A TUTTO QUESTO?
Ecco, il nostro nuovo anno si apre con una visione apocalittica, che è scempio per il mare: saremo circondati da pale eoliche e porto industriale, con grandi navi che attraverseranno e devasteranno le nostre coste, lo stesso mare che appartiene alla nostra vita e al futuro dei nostri figli. Per tutte le osservazioni suddette i rappresentanti del coordinamento, in nome e per conto dello stesso
CHIEDONO
Nell’immediatezza, preferibilmente non oltre il 15 gennaio 2024, un incontro pubblico con Lei, presso il Mercato Ittico del porto di Corigliano Rossano, per discutere con la marineria e la cittadinanza, com’è giusto e doveroso che sia, circa l’inopportuna scelta di concedere il nostro porto all’industria pesante, che gravi e irreparabili danni potrebbe (di certo) arrecare al nostro mare, alla gente che abita vicino, al nostro territorio e alle nostre vite. In attesa di un suo gentile e immediato riscontro, le auguriamo buon anno nuovo, presidente, alzando i calici in nome del nostro Porto che spera di non essere ceduto ad alcuno.
Il Coordinamento ‘Giù le mani dal Porto di Corigliano’ città di Corigliano Rossano.”