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Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Madre silenzio
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di Giulio Iudicissa
Ogni volta che a lei io penso, un ricordo recupero e questo è sempre bello, perché mi scalda e mi riconcilia alla vita. Mia madre di virtù ne aveva tante. Non le dichiarava. Le viveva con una semplicità, dono di natura e che tutti le riconoscevano. In un contesto in cui un profluvio di parole già si innalzava, ormai per moda, da cento pedane, luoghi laici o sacri, lei seguiva il suo stile. Sì, perché, pur ricordando, novantenne, i classici della letteratura e i principi delle scienze, lei praticava il silenzio. Parlava poco e il tutto esauriva in poche parole … E parenti ed amici ricorrevano al suo consiglio.
Corigliano-Rossano: Commercianti preoccupati “Il pane potrebbe aumentare ancora. Noi ci opporremo”
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Si registra una diffusa preoccupazione tra i commercianti di Corigliano Centro storico per le notizie, che si stanno diffondendo in questi giorni, circa un nuovo aumento di 50 centesimi del prezzo del pane.
Il pensiero della domenica di frate Gabriele Ofm: Non porta precetti, porta libertà
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Spero abbiate passato una buona settimana, vi invio con piacere un pensiero sul Vangelo di oggi, spero possa esservi di conforto e di sostegno nella preghiera:
"Riavvolse il rotolo, lo consegnò all’inserviente e sedette"
Lc 1,1-4; 4,14-21
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Si chiudono i libri e si apre la vita. Oggi la profezia di Isaia diventa carne: dall’antico profeta a un rabbi che non impone pesi, li toglie; non porta precetti, porta libertà. Sono quattro nomi dell’uomo: povero, prigioniero, cieco, oppresso. E quattro i doni che Gesù offre: gioia, libertà, occhi nuovi, liberazione. Con un quinto che spalanca il cielo, raccontando uno dei tratti più belli del volto di Dio: «proclamare l’anno di grazia del Signore». Un anno, un secolo, mille anni, una storia intera fatta solo di grazia, benevolenza, infinita misericordia. I primi destinatari sono i poveri. La buona notizia è Dio che dimentica sé stesso e si china come madre sul figlio che soffre, ricchezza per il povero, occhi per il cieco, libertà da tutte le prigioni. Fioritura dell’umano.
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Il granaio
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dii Giulio Iudicissa
Ne ho conoscenza dai manuali di storia e qualcuno ebbi modo di vederlo nella piana della terra in cui vivo. Il granaio: un edificio di grande dimensione, adibito alla raccolta e alla conservazione del grano. Ad esso si attingeva al bisogno, per sostentarsi, per vivere, per non morire. Io ho il mio. Non contiene grano, ma immagini, colori, suoni, voci. È il granaio del mio cuore. Dire quante volte lo visito, non so. Credo spesso, forse, tutti i giorni, soprattutto, di notte. Vi è tutto nel mio granaio: infanzia e fanciullezza, adolescenza e giovinezza, con tutte le anime belle, che con me vissero in rapporto di caldissimo amore. E non si svuota. Più vi attingo, più si riempie di tratti leggiadri.
Commento al Vangelo di oggi domenica 23 gennaio: Quale posto occupa la Parola di Dio in noi?
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Il Vangelo di oggi: Lc 1,1-4; 4,14-21: Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza,
Il pensiero della domenica di frate Gabriele ofm: Riempite di acqua le anfore
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Auguro a tutti voi una felice domenica. Il brano del Vangelo di oggi è forse uno dei più famosi che racconta il primo miracolo compiuto da Gesù Cristo. Ma conoscete il vero messaggio che ci vuole trasmettere? Per aiutarti a comprendere ho scritto alcune parole per te:
"Riempite d’acqua le anfore"
Gv 2,1-11_______________________________
Sì, tutto qui. Ma è quanto basta per il compiersi del miracolo. Perché l’amore possa tornare a scorrere nelle mie vene e fare della vita una festa, Dio mi chiede semplicemente di riempire la mia anfora. Vivere in pienezza; riempire di vita la mia esistenza attuale (per quanto fragile, fredda, vuota, sbagliata…) della cosa più semplice: acqua. Di quotidiana normalità. E di presentarla a lui, perché la possa trasformare in meraviglia. A Cana si celebra l’unione tra la mia povertà e la sua ricchezza. Il vino che dà gioia scaturisce da questo incontro; Dio non ricrea dal nulla la mia vita: la trasforma. È l’acqua ad essere trasformata in vino. Dio ha bisogno qualcosa di già dato per poter compiere la sua opera. Ha bisogno della mia umanità, per me un nulla, per lui preziosissima. Cari amici, riempite di acqua le anfore!
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Rumore
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di Giulio Iudicissa
La radio si accendeva, di solito, la mattina, durante il disbrigo delle faccende domestiche. Chi possedeva un grammofono, lo usava nelle feste comandate. La tivù, dove c'era, la si guardava dopo cena, per un’oretta. Il telefono, ancora raro, era destinato a brevi comunicazioni. Tutto qui. Eppure, in casa si stava bene e non c'era tempo di annoiarsi. Oggi, la fa da padrone il rumore, che frastorna e stordisce. Radio, lettore, tivù, telefono, tutti e sempre accesi, ma in casa si sta male e di tempo per annoiarsi ce n’è tanto.
Commento al Vangelo di oggi domenica 16 gennaio: Un dono totale
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Il Vangelo di oggi: Gv 2,1-11: In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
COSA TI PUÒ SUCCEDERE VIAGGIANDO IN GRECIA (Restyling). Di Ernesto Scura.
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Sono diffusissime, in Grecia, le trattorie che, d’estate, dispongono i tavoli all’aperto, spesso sotto un rigoglioso pergolato.
Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Quell'antico malvezzo
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di Giulio Iudicissa
Qualcosa l'avevo appresa a scuola, vicende familiari me ne riproposero la sostanza, l'esperienza personale, infine, mi convinse senza appello. Quell’antico malvezzo della politica, purtroppo, viene da lontano, non muore, resiste. Quale sia è presto a dirsi: chi governa non si applica anima e corpo alla carica, ma pensa all'altra, più grande e più alta, che gli piacerebbe avere domani. Dunque, si preoccupa di non scontentare gli alleati e di guadagnarne altri e poco importa, se il palazzo diventi mercato. Per un bel tratto sembra che il gioco riesca, ma, all’improvviso, gli accadrà la sorte dei suoi predecessori: si spegnerà come candela.
- Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Un peccato
- Il pensiero della domenica di frate Gabriele Ofm: Il cielo si apre sotto l'urgenza dell'amore di Dio
- Commento al Vangelo di oggi domenica 9 gennaio: Purificatevi totalmente e progredite in questa purezza
- Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Miserere
- I MAGI: VENNERO DA ORIENTE…
- Il pensiero della domenica di frate Gabriele Ofm: Stare nella vita da fratello e da minore
- Commento al Vangelo di oggi domenica 2 gennaio: In principio era il verbo
- Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Lettera
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