Fonte: www.corrieredellacalabria.it

di Luca Latella

«Adotteremo decisioni storiche e di solito, queste, non sono mai semplici». Parola di Flavio Stasi. Il consiglio comunale di Corigliano Rossano, pur a tratti virulento come mai era accaduto prima (sulle due sponde cittadine), nel day after lascia l’amaro in bocca a quelli che erano partiti per tentare il “golpe”, ad altri la consapevolezza e tutte le difficoltà di governance una città così importante.

Il clima velenoso e incandescente, non ha solo costretto la presidente del consiglio, Marinella Grillo, a sospendere i lavori due volte per far rasserenare gli animi, ma offerto due titoli agli analisti della politica: la collaborazione fattiva fra maggioranza ed opposizioni nel predisporre e adottare delibere proposte da queste ultime a proposito di “livellari” e la richiesta di dimissioni all’assessore allo sviluppo economico della città, Claudio Malvolta a seguito dell’interpellanza a risposta orale sulle idee di sviluppo del porto, proposta da “Civico e Popolare”. E proprio lo scalo portuale e la questione “livellari” – agrumeti e uliveti di proprietà comunale a privati che ne deterrebbero l’uso civico illegittimamente – erano i due punti all’ordine del giorno in programma nei lavori consiliari. In entrambi i casi si è giunti ai livelli di guardia. Le parole del primo cittadino, però, in chiusura di assise, sembrano aver rimesso – probabilmente solo momentaneamente – le cose a posto. Perché ha annunciato decisioni «storiche» ed un modus operandi tutto nuovo, il lavoro di squadra. Nel commentare inizialmente il clima che si respirava, Stasi ha sottolineato come «bisognerà imparare a convivere con l’atmosfera da campagna elettorale permanente» e da “guerriero” d’opposizione ha detto di «non voler stigmatizzare i toni». «Il sindaco è la figura che insieme agli assessori è quella maggiormente vocata all’ascolto. Ho ascoltato in religioso silenzio, anche quando si è travalicato – ha chiuso l’argomento livellari – ma invito tutti ad ascoltarsi di più. Se da un certo punto di vista le posizioni non convergeranno mai, ciò sarà possibile solo se ci ascoltiamo. L’amministrazione – è il primo di una serie di annunci – affronterà la spinosa questione nel più breve tempo possibile. La valorizzazione del patrimonio comunale è stato uno degli argomenti al centro della nostra campagna comunale e noi vogliamo andare nella direzione dell’individuazione – altro annuncio – di un gruppo di persone, una task force, un team, che si spingano a fondo in questa e altre vicende, perché da quando sono sindaco sto riscontrando situazioni incredibili. Concessioni facili, scarsa tutela patrimoniale, saranno affrontati nel più breve tempo possibile, anche per tutelare le posizioni di chi vuole chiarire la propria». «Come richiesto dalle opposizioni – ha chiosato il primo cittadino al termine del consiglio comunale – daremo una accelerata ai tempi e di certo adotteremo decisioni storiche, che non sono mai semplici». I lavori assembleari si sono, quindi, chiusi con l’approvazione all’unanimità di una mozione che invita il sindaco a far piena luce sulla querelle livellari entro i prossimi sei mesi e proposta dalle minoranze. Nel day after non sono mancati i commenti. «La questione dei terreni civici in uso ai privati – scrivono in una nota i gruppi consiliari “Graziano Sindaco”, il “Cci” e la Lega. – apre uno spaccato importante sulla questione morale e della legalità alla guida della città. A prescindere dal dato tecnico e formale, per il quale ieri il Consiglio comunale sull’ennesimo input dell’opposizione ha approvato un deliberato chiaro che impegna il sindaco a fornire entro i prossimi sei mesi una mappa completa e ufficiale dei terreni comunali occupati dai privati, emerge una questione chiara: a Corigliano Rossano ci sono latifondisti che traggono personale profitto da terre che sono di tutti i cittadini». E tra questi latifondisti ci sarebbero figure istituzionali. «È un dato di fatto che ravvisa un eclatante conflitto di interessi e di illegittimità che deve essere rimossa». Lunedì sera, al fianco della presidente del Consiglio vi era il nuovo segretario generale comunale, Antonio Coscarelli. Sussegue al bresciano Paolo Bertazzoli, voluto dal commissario prefettizio Domenico Bagnato, ma col quale la “Stasi generation” non ha mai legato. Già a Scalea, Cervicati, San Marco e Roggiano, il neo segretario ha esordito proprio in assise. 

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