Cultura
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Il Vangelo di oggi: Mc 10.17-30: In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?».
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di Giulio Iudicissa
Quando ci lascia una persona cara, veramente cara, con la quale abbiamo condiviso una vita di rose e di spine, di speranze e fatiche, di salti e cadute, sentiamo come un vuoto, più che un vuoto, che toglie respiro e parola. Passerà, assicurano i dotti e consigliano di impegnare il corpo nel lavoro e di distrarre la mente in ameni pensieri: presto, di quel vuoto resterà meno che un fievole ricordo. A te che mi leggi io dico così: cestina il consiglio e custodisci quel vuoto; fai sì che ti resti dentro, che ti parli di giorno e ti svegli di notte, che ti ammonisca e ti consoli, che t’incateni a quella persona che non vedi e non senti, ma che pure ti vede e ti sente e continua a volerti bene.
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Il Vangelo di oggi: Mc 10.2-16: In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie.
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di Giulio Iudicissa
Anche in questo sono stato fortunato: ho trascorso alcune estati in montagna con il lume a petrolio e, poi, quello a gas. Con piccoli accorgimenti, di sera, la casa risultava rischiarata insieme allo slargo antistante, cosicché della luce elettrica non sentivo la mancanza. Furono lunghe quelle estati: prendevano anche un po' dell'autunno. Così, dalla maglietta corta passavo al golfino, all'ombrello, al focolare acceso. Quando, poi, l'odore della terra arsa lasciava il posto al profumo della prima pioggia, la casa si riempiva di amici: era giunto il tempo delle castagne e dei funghi. … Oh! Lo sento da lontano, al cancello, mio padre che rientra. È bello mio padre e ancora più bella mia madre che lo aspetta.
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Rossella Librandi Tavernise
Accompagnato dal sole dell'estate, arrivava l'autunno, con altri colori e altri odori. Questo era il tempo della vendemmia, delle provviste alimentari e di grandi festività religiose.
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(Pubblicato, in estratto, su "Il Giornale" del 30.09.2021)
Dice Cesare Bermani, scrittore di sinistra particolarmente attento agli eventi collegati alla guerra di Resistenza: “Fischia il vento, sull'aria di un canto d'amore russo, “Katjuša”, è stata la canzone partigiana più cantata dai partigiani comunisti.
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Il Vangelo di oggi: Mc 9,38-43.45.47-48: In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
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di Giulio Iudicissa
Ho conosciuto persone, che nella stessa parrocchia sono nate, vissute, hanno ricevuto i sacramenti e lì, infine, hanno concluso il loro viaggio terreno. La parrocchia: un paesino nel paese, dove tutti conoscevano tutti e tutti avevano nella chiesa un riferimento e nel parroco il confessore, il confidente, il consigliere, l'amico. Ognuno si identificava con la parrocchia, tanto che, per indicare la propria abitazione, non diceva la via, ma semplicemente il nome della parrocchia. Nel mio paese, quello che resta nelle foto ingiallite e nei cuori sognanti, c’era, così, chi abitava a S. Antonio, a S. Maria, a S. Pietro, a Ognissanti, a S. Giacomo. Allora, una campana mandava l’ora e la pace.
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Il Vangelo di oggi: Mc 9,30-37: In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse.
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di Giulio Iudicissa
Mi sorprendo, talvolta, a canterellare alcuni motivetti della mia infanzia: me li recavano una voluminosa radio ad onde medie, un grammofono col piatto ondeggiante, spesso, la voce limpida di mia madre. Era bello allora e gioivo. È bello ancora oggi ripeterli quei motivetti - “ogni accordo un ricordo” - e li ripeterei chissà quante volte, se non fosse, poi, per quel qualcosa di strano, un languore, che mi frastorna e mi lascia indifeso.
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