di Giovanni Scorzafave tratto dal libro  IL 1966 NELLA “MIA” CITTÀ: Corigliano Calabro - IL BAR “LA CASTAGNA” - Edizioni Il Fondaco

"...L’unico posto di incontro per i nuovi residenti stagionali era il locale i ru Cirruti, al secolo Angelo Basile, uomo possente e robusto dall’animo buono, dedito con passione al lavoro e alla famiglia.

Era un ibrido tra un bar e una cantina, dove tra un mezzo bicchiere di rosso rubino e un mazzo di quaranta carte napoletane, sotto la piacevole e fresca ombra di un gigantesco castagno, uomini con molte primavere vissute trascorrevano qualche ora di svago e di spensieratezza.

Senza prendere in considerazione la modesta, ma pur sempre importante, bottega di generi alimentari di Giuseppe Ritacco, situata un po’ prima del falsopiano di Piana Caruso, l’esercizio commerciale del Basile, gestito prevalentemente dalla moglie Filomena, rappresentava un punto vendita al dettaglio fondamentale non solo di prodotti di largo consumo, ma era anche una Rivendita di Tabacchi, nonché l’unico posto telefonico pubblico della zona. La gestione di questo bar col tempo veniva affidata anche ad una delle figlie di Angelo, Rosellina, una giovinetta garbata e rotondetta, dall’eterno sorriso, sul cui dolce volto sembrava che uno stravagante ed errante pittore, passando da quelle parti, si fosse fermato al suo bar per dipingerle due belle e profumate mele rosse.

L’incommensurabile modestia di questa graziosa ragazza e la sua grande gentilezza facevano sì che questo esercizio commerciale, a volte, si trasformasse in una vera “agenzia d’informazione”, in grado di dare le risposte giuste alle domande di coloro che chiedevano notizie di ogni genere. Cortese e affabile, scrupolosa nel lavoro, era sempre al servizio della clientela, dimostrando buone capacità nella difficile gestione della sua attività commerciale, che sembrava un piccolo e angusto supermercato con somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Per questo motivo, ma credo anche per mille altri ancora, oggi molti, come me, ricordano con amara nostalgia e tanto affetto e gratitudine Rosellina, che, già da tempo, abbandonando quel bancone da cui dispensava caffè, consigli e soprattutto sorrisi, ha raggiunto il grande Regno dei Cieli, dove vive nell’Eternità insieme ai suoi cari genitori e nella infinita Misericordia del nostro Signore."

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