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CORIGLIANO: L'EX ASSESSORE SIINARDI SULLA DATA DEL REFERENDUM PER LA FUSIONE SI DICE SGOMENTO
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La Redazione
Sgomento e stupefatto. Sono i sentimenti che prova l’ex assessore al bilancio, Enzo Siinardi, nell’apprendere che il presidente della regione, Mario Oliverio, ha fissato per il prossimo 22 ottobre la data per lo svolgimento del referendum sulla fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano. “Rurro ciò accade – afferma Siinardi - proprio mentre la Commissione d’accesso agli atti amministrativi, inviata a Corigliano dalla Prefettura di Cosenza, è nel bel mezzo dello svolgimento di una tanto delicata quanto gravosa missione: quella di accertare la sussistenza di eventuali infiltrazioni mafiose presso palazzo Garopoli, su espressa delega del Ministero dell’Interno. Personalmente, sono del tutto convinto che avere convocato il referendum consultivo proprio nel momento in cui Corigliano è politicamente più debole ed esposta, attesa la presenza della Commissione d’accesso, appunto, è assolutamente fuori da ogni logica. Del resto, prima o poi, anche quei rarissimi coriglianesi propensi alla fusione dovranno pure cominciare a domandarsi a che cosa è dovuta tutta questa irrefrenabile frenesia, esclusivamente di sola matrice rossanese, nell’accelerare il processo di fusione ad ogni costo, a fortiori atteso il gravissimo status quo in cui versa attualmente la nostra città. La Commissione d’accesso agli atti, così come prevedono le leggi dello Stato, - prosegue Siinardi - ha teoricamente a sua disposizione ancora quasi 4 mesi di tempo per decidere sull’eventuale scioglimento del Consiglio Comunale di Corigliano. In un caso o nell’altro, ciò comporterebbe per i cittadini Coriglianesi di doversi recare alle urne, nel prossimo 22 ottobre, o con una città stremata ma con un Consiglio Comunale ancora in piedi oppure, nella peggiore delle ipotesi, sotto scioglimento per infiltrazioni ed in stato di commissariamento conclamato. In entrambi i casi, non è assolutamente accettabile, a mio sommesso avviso, che la popolazione coriglianese debba essere costretta ad esprimersi su questioni di tale delicatezza e rilevanza politica potenzialmente con il Consiglio Comunale di palazzo Garopoli eventualmente sciolto per infiltrazioni o magari anche solo nelle more del “verdetto” finale. In ogni caso i cittadini coriglianesi avranno di che “ringraziare” l’Amministrazione Geraci e, in particolar modo, taluni personaggi in seno alla stessa i quali, - così termina l’ex assessore - nemmeno troppo velatamente e da tempo immemore, premono indefessamente affinché la città venga al più presto definitivamente ed irreversibilmente consegnata nelle mani di Rossano. Cui prodest? “
CORIGLIANO: SULLA FUSIONE CON ROSSANO INTERVIENE IL SINDACO GERACI
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La Redazione
Solo gli attori istituzionali sono deputati ad intervenire sulla questione fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano, chi non appartiene a questo percorso istituzionale parla a titolo personale, ma nel contempo contribuisce solo a creare confusione attorno ad una questione molto importante e delicata. E’ il sindaco, Giuseppe Geraci, che attraverso un comunicato stampa interviene sull’argomento, soprattutto all’indomani del botta e risposta che si è registrato di recente tra il Comitato delle 100 associazioni ed il consigliere del M5S Francesco Sapia. “Continuiamo a non comprendere – afferma Geraci - l’ostinazione e la pretesa di quanti, sul tema della fusione tra Corigliano e Rossano, pur essendo e restando al di fuori delle istituzioni democratiche delle due città, non perdono tuttavia occasione per ergersi a censori di tutto e di tutti, rendendosi protagonisti di assurde ingerenze che, ieri come oggi, consideriamo inaccettabili e che, quindi, respingiamo senza mezzi termini. Innanzitutto sono contrariato – afferma – dall’esasperato clima di auto-referenzialità e di auto-celebrazione che continua ad apparire, purtroppo, il vero motore di tante, troppe, inutili dichiarazioni. Molto spesso – aggiunge – esse non aggiungono nulla, in concreto, ai temi, ai contenuti, alle decisioni ed ai tempi di un percorso di approfondimento tra le due istituzioni e tra le due comunità che era e che rimane doverosamente in atto, anche e soprattutto alla luce della fissazione della data del referendum popolare il prossimo 22 ottobre. Sulla fusione – va avanti il Primo Cittadino – il nostro interlocutore era e rimane l’Amministrazione Comunale di Rossano insieme alla Regione Calabria. Ed è quindi destinato a produrre soltanto confusione, quando non effetti negativi nell’opinione pubblica, ogni altro tentativo di pressione esterna, da parte di singoli o associazioni, di auto accreditarsi quali protagonisti o riferimenti assoluti ed indiscutibili dell’importante dibattito sociale e culturale che sta positivamente coinvolgendo, fortunatamente dal basso, le due comunità; dibattito che naturalmente si intensificherà fino al referendum. A quanti, infine, non godono di alcuna investitura democratica né di altri titoli per rivendicare una reale rappresentanza di interessi che possano dirsi collettivi non riconosciamo né consentiamo – prosegue il sindaco – alcun diritto di censura, né nel metodo né nel merito, rispetto alle attività ed agli eventuali pareri o qualsivoglia risultati di una commissione consiliare, quella presieduta da consigliere Francesco Sapia chiamata a valutare la complessiva fattibilità del progetto di fusione”.
CORIGLIANO: NUOVO PRESTIGIOSO INCARICO PER IL DOTTORE LUIGI PROMENZIO
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Comunicato stampa
Si è tenuta stamattina, presso la sede nazionale del CNR di Roma l’Assemblea Costitutiva della SIMOCMA, Società Italiana per lo Studio delle Malformazioni Ortopediche Congenite in Medicina Ambientale. La Società finalizza la propria attivita' a promuovere ricerche, studi, approfondimenti sull’incidenza delle patologie ortopediche alla nascita e sulla salubrità dell’ambiente circostante, inteso come cornice da tutelare così come l’integrità dell’individuo. Si pone altresì lo scopo di investigare sui possibili effetti di sostanze inquinanti sulla salute fetale e sul nascituro. Ambiente, quindi, inteso come “Primo Farmaco”La Società si dota dell’ Osservatorio Nazionale sulle Malformazioni Ortopediche Congenite in Medicina Ambientale, intitolato al prof. Maurizio Monteleone che mette in Rete reparti di Neonatologia e Dipartimenti materno-infantili diffusi su tutto l’ambito del Paese, particolar modo nelle aree S.I.N.
Per Acclamazione sono stati eletti:
Il Prof. Paolo Veronesi, Direttore della Senologia Chirugica dell’IEO di MIlano, nella qualità di PRESIDENTE ONORARIO
Il Prof. Gianpaolo Donzelli, Presidente della Fondazione Meyer di Firenze nella qualità di PRESIDENTE DEL COMITATO SCIENTIFICO
La Dott.ssa Anna La Rosa, quale RENSPONSABILE DEI RAPPORTI ISTITUZIONALI SIMOCMA
Il Dott. Luigi Promenzio, Direttore dell’Ortopedia Pediatrica IGEA di Crotone
nella Qualità di PRESIDENTE DELLA SIMOCMA.
La SIMOCMA ha deliberato inoltre di stringere un sodalizio scientifico, sulle tematiche stautarie, con ASSIMAS Associazione Italiana Medicina Ambiente e Salute.
CORIGLIANO: L'ANFFAS ORGANIZZA PER IL 26 APRILE CONVEGNO SUL WALFARE IN CALABRIA
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CORIGLIANO: IL CENTRO SOCIO-CULTURALE ORGANIZZA PULLMAN PER LE TERME DI CASSANO IONIO
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Comunicato stampa
Il Centro Socio Culturale di Corigliano Scalo anche quest’anno organizza, in associazione con la Coldiretti di Corigliano, dei pullman per poter consentire, a coloro che ne fossero interessati, le cure termali presso le Terme di Cassano Allo Jonio. Le iscrizioni sono già in corso e termineranno il prossimo 8 giugno. Infatti il servizio inizierà il 12 giugno prossimo per concludersi il 24 giugno. La novità importante di quest’anno è che potranno usufruire del servizio tutte le fasce d’età, compresi i minori che dovranno essere accompagnati o dai genitori o dai nonni. Due i turni previsti: al mattino, con partenza alle ore 7, si potranno effettuare fanghi e aerosol; mentre nel turno pomeridiano, con partenza alle ore 14, solo aerosol. Coloro che fossero interessati dovranno prenotare entro l’8 giugno 2017 versando la cifra di € 25 a persona, rivolgendosi al Centro Socio Culturale dello Scalo che si trova ubicato presso il palazzo ex Zagara su via Provinciale, in orario pomeridiano, oppure telefonando al Presidente del Centro, Domenico De Biase al seguente numero: 3338561903. Inoltre ci si potrà rivolgere anche alla sede della Coldiretti di Corigliano Scalo su via Nazionale telefono: 0983-884373.
Il Presidente del Centro - Domenico De Biase
CORIGLIANO: LUZZI "SI DEVE SOGNARE E NON CONTINUARE AD ESSERE PERDENTI"
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Comunicato stampa
Continuare a riconoscersi in quello che siamo diventati senza reagire, quasi a vantarsene, a non prendere le distanze da questa classe politica, vuol dire ignorare la realtà e nello stesso tempo rendersi complici per convenienza con politici vecchi e nuovi, legati ad interessi personali tanto da essere inermi volutamente e disposti a chiudere tutti e due gli occhi davanti alle tante inadempienze (evasione dei tributi, abusivismo, degrado mentale, culturale, scarso o niente rispetto per le istituzioni e per le leggi che le governano ecc.) dei cittadini, specialmente se questi sono espressione del proprio elettorato. Il modo di pensare, di agire, di non discutere di politica o dei problemi che affliggono il territorio da parte della maggioranza dei cittadini e la presunta incapacità di molti politici locali ad affrontare di petto le tante questioni che minano la sopravvivenza del comune stesso, rende impossibile sognare un futuro diverso e migliore del presente. Questo stato di inerzia ha fatto si che niente cambiasse in questi decenni, a questo si aggiunga l’incapacità nostra di rimboccarci le maniche o peggio ancora, non essere in grado di mettere in moto il cervello, obbligando chi ci ha amministrato in passato e chi governa ora a cambiare rotta, ad essere altruisti, meno arroganti e più pragmatici. Continuando a non capire, a sottovalutare la gravità della situazione odierna (un comune sotto stretta sorveglianza della commissione antimafia, quasi commissariato) si rischia di convivere per i prossimi cento anni con politici ed amministratori che hanno affossato i sogni di quelle tante persone oneste che ancora credono, nonostante le tante sventure che da anni ci perseguitano, che qualcosa possa cambiare in meglio. Se non si incomincia a prendere coscienza del nostro vivere alquanto miserevole, se non si incomincia a discutere di questo e di politica seria, e credo che ne noi e meno ancora questa classe politica, che non ha interessi a cavalcare la buona amministrazione, la buona politica, abbiano voglia di farlo, saremo dannati, destinati a convivere, tra odio ed amore con politici locali che per forza di inerzia saranno guardati e vissuti dai più con sospetto e da altri, con simpatia o addirittura con ammirazione. Così continuando, si rafforzerà l’opinione, con nostra consapevolezza di essere loro complici e non fa niente se avremo per l’intero futuro che verrà, un comune azzoppato oltre che da ingerenze e condizionamenti esterni, un comune che oramai, si è cucito addosso l’appellativo di mafioso. Si continuerà ad essere amministrati da consiglieri comunali impegnati più che altro all’assoluta obbedienza al capo, privi di qualsiasi esperienza amministrativa, di una minima formazione politica, ideologica o di appartenenza, votati per lo più da parenti, con il risultato che niente è cambiato, niente cambierà rispetto al passato all’interno della casa comunale. Questa realtà fa si che Corigliano continuerà ad avere un consiglio comunale, un sindaco, una giunta, di qualsivoglia colore ed estrazione politica, sotto stretta e continua sorveglianza prefettizia, una amministrazione, condizionata nelle sue decisioni, per intenderci, avremo un comune relegato al carcere duro, preda dell’immobilismo. Il protocollo di cura, per recuperare credibilità ed onestà, sarebbe, secondo me ed i pochi componenti del movimento, che il comune intraprendesse, una seria e pignola cura disintossicante come farebbe un qualsiasi soggetto preda della dipendenza alle droghe: Uscire da tutte le società partecipate, internalizzare, assieme al personale, quei servizi dati in gestione ai privati, in pratica spicciola, più pubblico e meno privato, se occorre, pronto anche a dare l’indipendenza amministrativa e politica a realtà che potrebbero intralciare, rallentare o inquinare il normale e legale iter burocratico, amministrativo del comune stesso.
Per il movimento centro storico. Luzzi Giorgio.
CORIGLIANO: MADEO "MI VIENE IMPEDITO DI SVOLGERE IL MIO RUOLO"
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Giacinto De Pasquale
“Qui mi viene impedito di svolgere il mio ruolo istituzionale di consigliere comunale, ecco perché lo scorso 20 aprile ho protocollato una istanza indirizzata ai componenti la Commissione prefettizia d’accesso ed al sindaco Geraci”. Ha lamentarsi è il consigliere comunale, Francesco Madeo, del gruppo consiliare Aria Nuova-Riferimento Popolare che torna ad interessarsi dell’appalto sulla pubblica illuminazione, argomento per il quale nei giorni scorsi, pare, il condizionale è d’obbligo tenuto conto che l’interessato, almeno fino ad oggi, non ha ricevuto alcuna comun azione in merito, sia stato querelato dal titolare della ditta interessata alla gara stessa. “Può anche darsi – afferma Madeo – che ciò sia accaduto ma fino ad oggi non mi è stato notificato nulla. Ma se ciò fosse vero, certamente non mi lascerò condizionare da nulla, perché come ho avuto modo di dire in diverse circostanze, in questa vicenda è necessaria chiarezza”. Come si diceva Madeo nei giorni scorsi ha protocollato una richiesta indirizzata ai commissari ed al sindaco, di cosa si tratta: “ Come si ricorderà – afferma il consigliere Madeo – lo scorso mese di ottobre avevo protocollato una richiesta di accesso ad atti pubblici, con specifico riferimento al Servizio di Pubblica illuminazione. Ebbene detta richiesta a distanza di mesi non veniva evasa. Così – prosegue Madeo – il 22 febbraio scorso l’ho reiterata. Da allora sono trascorsi ulteriori due mesi e la richiesta non è stata evasa. Ai commissari Romano, Scozzese e Tavanzo, nonché al sindaco Geraci ho sottolineato che il persistere dell'inattività da parte dell'organo preposto alla consegna della summenzionata documentazione non permette al sottoscritto, nella qualità di consigliere comunale, di esercitare il mandato consigliare democraticamente affidatogli dai cittadini, con pregiudizio e danno per la propria attività politica. Inoltre sottolineano – prosegue Madeo - che siffatta documentazione veniva richiesta anche al fine di una preventiva verifica circa l'avvenuta esecuzione del disposto della sentenza del Tar Calabria n. 467 del 3.5.2006. Concludevo la mia istanza inviando i destinatari della mia missiva di voler adempiere al controllo suindicato data l’impossibilità oggettiva da parte dei consiglieri. Mi rendo conto – aggiunge il consigliere – che una iniziativa del genere non depone certamente bene per l’amministrazione comunale, però non è giusto che un consigliere debba aspettare inutilmente sei mesi per ricevere la documentazione richiesta. E si badi bene tutto ciò viene richiesto per un dovere di rappresentanza istituzionale”.
L'ASSOCIAZIONE BASTA VITTIME SULLA SS 106 E IL 25 APRILE
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Comunicato stampa
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel ricordare che ancora oggi la strada Statale 106 in Calabria, sulla costa jonica, è ancora rimasta invariata nel suo complesso rispetto a quella concepita nel 1928 dal Regime Fascista; nel ricordare che resta ancora oggi l’unica via di comunicazione (è la seconda arteria viaria più importante della regione Calabria), e grazie ad essa diversi centri abitati possono essere raggiunti e, senza questa, gli stessi restano isolati; e nel ricordare che sulla tristemente nota e famigerata “strada della morte” la Calabria ha pagato e paga un contributo, in termini di vite umane, molto alto e non più accettabile; augura a tutti una buona Festa della Liberazione con la speranza che la Repubblica Democratica Italiana, prima o poi, possa capire le ragioni per le quali nella regione più povera d’Europa esiste la più forte organizzazione criminale presente nel nostro Paese. Oggi essere Partigiani in Calabria significa lottare contro il fascismo che esiste nelle Istituzioni Repubblicane, nella criminalità organizzata, nella censura applicata su "potenti quotidiani" alla nostra Associazione da alcuni capo redattori della Provincia di Cosenza che scrivono libri contro la ‘Ndrangheta ma predicano l'omertà; incapaci di dare finalmente libertà e diritti negati alla nostra terra.
CORIGLIANO: SI CONCLUDONO OGGI I SOLENNI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN FRANCESCO DI PAOLA
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Comunicato stampa
San Francesco, si concludono oggi i solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono della Città. OGGI, MARTEDÌ 25 APRILE verrà letto l’atto di affidamento al Patrono e sarà riaccesa la Lampada Votiva che arde sul “Sacro Sasso”, utilizzato dal Santo come guanciale. Ieri sera (lunedì 24 aprile) il Sindaco Giuseppe GERACI ha consegnato, come gesto simbolico e di devozione, le Chiavi della Città al Santo, come avviene dal 1978. Ad esprimere soddisfazione per la partecipazione popolare che, tappa dopo tappa, hanno riscosso tutti i momenti dedicati alla celebrazione del VI Centenario dalla nascita di San Francesco di Paola è lo stesso Primo Cittadino. Sono orgoglioso – ha detto durante la scopertura della Stele Votiva di sabato scorso (22 aprile) – per aver portato a termine gli impegni assunti attraverso la delibera sui festeggiamenti del Santo. Questa sera (lunedì 24 aprile) le autorità civili, religiose ed ecclesiastiche parteciperanno alla processione durante la quale, in VIA MARGHERITA, in località Sant’Antonio il Sindaco consegnerà le chiavi al Santo. A seguire scorteranno la statua fino al Santuario. La stele marmorea realizzata a nome dell’Ordine dei Minimi e della Città da Padre Giovanni COZZOLINO, Parroco del Santuario, offerta in memoria dei genitori, è stata posta nel Bosco dell’Acqua, in contrada PRASTÌA. È là infatti che Francesco avrebbe compiuto il miracolo dell’acqua consegnando il prezioso liquido alla Città del Castello Ducale. A consegnare la lastra di marmo alla comunità è stato il Primo Cittadino GERACI insieme a Padre Francesco DI TURI Correttore della Comunità dei Minimi di Corigliano alla presenza del vicesindaco Franco ORANGES, del presidente del Consiglio Pasquale MAGNO e di numerosi fedeli.
(Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying - 345.9401195)
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