l’Istituto Comprensivo di Cariati partecipa con un mercatino di solidarietà alla raccolta fondi in favore di Alessio Ferraro, il giovane cariatese affetto da una rara e grave malattia, la sindrome di Arnold-Chiari, per la quale, nel prossimo mese di novembre, dovrà essere operato negli Stati Uniti.
#NOICISIAMO è lo slogan che l’Istituto ha coniato per l’occasione, ad indicare una presenza sul territorio non solo quale ambito di formazione e istruzione di tanti bambini e ragazzi, ma anche come luogo di condivisione, rispetto umano e partecipazione alla comunità sociale. L’iniziativa del Mercatino di Solidarietà, che sarà allestito il 29 ottobre, con orario 9:30-12:30, nella piazzetta dei Lavoratori del Mare (Lungomare Sud), è nata in seno al nascente Comitato dei Genitori, un organo che consente alle famiglie, tramite i propri rappresentanti, di prendere parte attiva alla vita della scuola, elaborando proposte e contribuendo, ove possibile, alla risoluzione dei problemi. Alla base, infatti, c’è l’idea, portata avanti dalla nuova dirigente scolastica Agatina Giudiceandrea, di una comunità scolastica strettamente legata alla realtà sociale e, soprattutto, incisiva a livello di contributo alla crescita comune. Il segno più concreto di presenza e solidarietà verso Alessio sarà dato dai manufatti artistici realizzati dagli alunni dell’Istituto Comprensivo che con le loro voci e la loro allegria, animeranno la mattinata. In vendita sui banchetti del mercatino ci saranno inoltre oggetti di vario tipo, prodotti etnici portati dalle mamme dello SPRAR di Cariati (che per chi vorrà, faranno le tipiche treccine), giocattoli, libri, dolci e fritti della locale tradizione preparati dai genitori, i quali provvederanno all’allestimento degli spazi, alla raccolta e alla consegna dei proventi delle vendite alla famiglia di Alessio; la cifra occorrente, per l’intervento cui il giovane dovrà sottoporsi in America, è, infatti, di ben 200 mila euro. L’Istituto Comprensivo di Cariati, darà, dunque, il suo contributo alla gara di solidarietà per salvare la vita di un giovane provato dalla sofferenza e da altri interventi chirurgici; un impegno che ha coinvolto tantissimi concittadini, associazioni, enti, non solo locali, ma anche di fuori regione e dall’estero.
Assunta Scorpiniti - Resp. Comunicazione I.C.